Emergenza profughi a Ventimiglia: il comune risponde con il progetto “Pronto aiuto”

25 maggio 2015 | 12:54
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Emergenza profughi a Ventimiglia: il comune risponde con il progetto “Pronto aiuto”

Anche rispondere a bisogni primari della persona disagiata, favorendo così un migliore atto psicofisico, evitando altresì solitudine ed abbandono che possano favorire azioni antisociali.

Ventimiglia. La giunta comunale di Ventimiglia ha approvato il progetto “Pronto aiuto per i profughi” che consiste in una serie di progetti, seguiti dal distretto Socio Sanitario Ventimigliese e la Caritas Intemelia con l’aiuto della Regione Liguria, a favore dell’area grave disagio dell’immigrazione. I destinatari sono persone e famiglie in transito, migranti o profughi dimoranti presso la stazione ferroviaria di Ventimiglia.  Non potendo risalire ad un numero potenziale di utenti, si considera una cifra forfettaria di 30 persone.

Gli obiettivi del progetto sono: migliorare la qualità della vita delle persone, contribuire a rendere le città più sicure, favorire un maggior benessere collettivo, lavorando per una prevenzione dell’illegalità e potenziare il lavoro di rete fra servizi per ottimizzare le risorse. Ma anche rispondere a bisogni primari della persona disagiata, favorendo così un migliore atto psicofisico, evitando altresì solitudine ed abbandono che possano favorire azioni antisociali.

Le azioni del progetto permettono di entrare in contatto con le persone e di fornire un’assistenza materiale ed un primo orientamento per valutare il numero e i tempi di permanenza, i paesi di origine e le motivazioni che le hanno condotte qui e se necessario proporre un accesso diurno presso la sede per usufruire dei servizi: servizio visite medico generiche, docce, vestiario e sportello immigrati. In linea di massima l’intervento si potrebbe effettuare il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 20.30 alle 22.

L’attività sarà la seguente, ossia con la distribuzione di pasti caldi, bevande calde e coperte, il tutto proveniente dalla mensa della Caritas.