Cade il cancello della Casa Circondariale di Sanremo. Sappe: “di male in peggio, nessuna manutenzione”

22 maggio 2015 | 12:55
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Cade il cancello della Casa Circondariale di Sanremo. Sappe: “di male in peggio, nessuna manutenzione”

Una tragedia sfiorata perché quel cancello è l’ingresso principale dell’istituto dove transitano decine di persone: avvocati, poliziotti penitenziari, famigliari dei detenuti, cittadini comuni

Sanremo. Gravissimo episodio accaduto nella Casa Circondariale di Sanremo dove nella giornata di ieri è addirittura crollato il pesante cancello che è posto a difesa e a chiusura dell’istituto. Sono rimaste coinvolte, ovvero distrutte, alcune moto li parcheggiate ed un poliziotto penitenziario si è visto sfiorato dalla caduta del pesante cancello.

E’ quanto riferisce il SAPPe – il maggiore sindacato di categoria dei baschi azzurri – il quale lamenta, a sostegno della sicurezza ed incolumità del poliziotto e di conseguenza, dei detenuti, che i provvedimenti sino ad oggi adottati in merito sono nulli a fronte di tante parole e promesse della direzione.

Ma come è concepibile che in una struttura dello Stato possa verificarsi questo scempio.

Una tragedia sfiorata perché quel cancello è l’ingresso principale dell’istituto dove transitano decine di persone: avvocati, poliziotti penitenziari, famigliari dei detenuti, cittadini comuni.

Oggi è andata bene perché sono rimaste distrutte solo alcune moto ed il collega si è salvato per miracolo, benché lievemente ferito.

Ora attendiamo le consuete giustificazioni – apostrofa il SAPPe – che per la Direzione, saranno “non è successo niente”.
Oggi Sanremo è allo sbando sia come gestione del penitenziario sia come sicurezza. Un istituto dove non c’è nemmeno il medico incaricato, così come prevede la legge 81/08, dove le garitte di controllo poste sul muro di cinta, presentano sporcizia dovuta dallo sterco dei gabbiani, postazioni di controllo senza alcuna tettoia o protezione da eventi atmosferici, dove non ci sono i sistemi di protezione individuali per le perquisizioni o per fronteggiare detenuti che si feriscono o casi di tubercolosi, situazioni ormai che si presentano giornalmente.

Tutto questo è scandaloso – continua il segretario regionale Lorenzo – come SAPPe ci meravigliamo, di fronte a quanto denunciato, che non ci siano stati interventi correttivi e che i politici rimangano silenti ed impassibili.