Il Signore è l’unica ricchezza, l’unica fonte di energia con cui rigenerarci continuamente nelle nostre debolezze,nelle nostre cadute e mancanze
Nelle vicende di semplice quotidianità come negli eventi importanti siamo sempre osservati ma anziché dolerci di questo dovremmo gioirne perché sono occasioni che ci stimolano a vivere con serietà e semplicità il Cristo che professiamo; un saluto accogliente, una breve sosta per ascoltare chi ha un fardello umanamente troppo pesante, o accogliere un disappunto nei nostri confronti trasformandolo, con carità, in un dialogo chiarificatore.
È certamente impegnativo essere sé stessi senza timore di essere giudicati ma è una delle forme di povertà a cui siamo chiamati, consapevoli che orgoglio e arroganza non portino frutto, anzi sciupino i nostri talenti, inaridendo la nostra fede e la nostra vita.
Papa Francesco durante un’ intervista al quotidiano”La Voz del Pueblo” ad una domanda riguardante il “magnetismo che genera nella gente” risponde: “Non so bene perché questo succede, è come se la gente comprendesse ciò che desidero dire … Tento di essere concreto … Da cardinale mi incantava camminare per le strade … in metro; la città mi incanta,sono un cittadino nell’anima …>>
La nostra elezione é un profondo desiderio di elevazione a Dio, compiacendolo in tutto ciò che ci chiede, confidando nella Sua Misericordia e persistendo nella nostra preghiera di lode che può concretizzarsi in qualsiasi luogo e può esprimersi in forme diverse,tutte scaturenti dall’umile consapevolezza che è il Signore l’unica ricchezza, l’unica fonte di energia con cui rigenerarci continuamente nelle nostre debolezze,nelle nostre cadute e mancanze perché é nella misura in cui ci assimiliamo a Gesù che diventiamo cristiani credibili.
Ancora un riferimento alla conversazione prima citata,quando, alla domanda su come vorrebbe essere ricordato, il Santo Padre risponde con un monito per ciascuno di noi: << …come una persona che si è impegnata a fare del bene,non ho altra pretesa…>>.
(di Rossana Morisi)