Attimi di Papa Francesco – Il dono della gioia
Papa Francesco nell’omelia del 15 maggio a S.Marta: “…la paura ti porta ad un egocentrismo egoistico e ti paralizza … Un cristiano pauroso è una persona che non ha capito quale sia il messaggio di Gesù…”
Nella storia della ricerca scientifica l’acume dell’arroganza umana sperimenta continuamente il tentativo di creare un aggregato multi-cellulare il più possibile simileall’uomo,ma anche quando il risultato rasenta la perfezione neurologica, muscolare e fisiologica manca un impulso che lo renda meno artificiale e freddo: il soffio di Dio, lo Spirito Santo, l’Amore Trinitario che dona a ciascun essere vivente la peculiarità di essere Suo Compiacimento: “Guardai, ed ecco apparire sopra di esse i nervi; la carne cresceva e la pelle ricopriva,ma non c’era spirito in loro … Così dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti,perché rivivano….>>(Ez.37,8-9).
La bontà di Dio elargisce su di noi lo Spirito Santo che è dono didiscernimento per diventare testimoni eloquenti della bellezza di Dio attraverso una fede radicata nella Speranza della Risurrezione e una Comunione di vita in Dio Padre Onnipotente.
Non è allora difficile vivere La Pentecoste comecompimento della Pasqua, in un cenacolo aperto dove i partecipanti trasformano le paure e i timori di fronte alle novità, nella pienezza della testimonianza uscendo dai luoghi protetti per andare incontro ai fratelli di ogni razza e lingua e annunziare Gesù, Figlio del Dio Vivo non solo a parole ma in nome di un Amore condiviso.
Esaustivo, come sempre, il messaggio di Papa Francesco nell’omelia del 15 maggio a S.Marta: “…la paura ti porta ad un egocentrismo egoistico e ti paralizza … Un cristiano pauroso è una persona che non ha capito quale sia il messaggio di Gesù…”
Contemplo la S.Vergine Maria e la immagino in casa riunita con gli apostoli con il cuore esultantementre ammira l’opera dello Spirito che trasforma ognuno di noi in un gioioso servo fedele alla Parola e con la dolcezza del suo sguardo,dove anche la lacrima più copiosa diventa invito alla perseveranza,sembra volermi ricordare che la donna credente insiste e il Signore risponde,in perfetto accordo con la conclusione del Santo Padre nell’omelia menzionata all’inizio: “…la gioia cristiana è un dono,è un dono dello Spirito Santo … perché il Signore ha vinto,il Signore regna,il Signore ha guardato me e mi ha inviato…”
(di Rossana Morisi)