Attestati nautici facili, reato prescritto per tutti
L’indagato eccellente dell’inchiesta il sottufficiale della Guardia costiera Bartolomeo Licata, da tempo non più in servizio a Imperia
Imperia. Assolto perché il reato é stato prescritto l’ex sottuficiale della Guardia costiera di Imperia Bartolomeo Licata, accusato di falso perchè avrebbe dato i titoli di comandante a sedici marittimi senza che questi avessero seguito corsi ad hoc o avessero otttenuto, come prevede la legge, determinate specializzazioni.
Con Licata, difeso dall’avvocato Marco Di Domenico, si trovavano sotto processo anche alcuni marittimi che aspiravano alla promozione.
Secondo l’accusa sarebbero stati loro a chiedere al sottufficiale Licata di rilasciare gli attestati senza aver mai seguito i corsi che venivano richiesti.
La Procura, due anni fa aveva deciso di aprire un’inchiesta. Troppi, anche in base alla segnalazione della direzione marittima di Genova, i patentini rilasciati dalla Guardia costiera. Ed è così che sedici neo capitani di mare, più un sottufficiale della Guardia costiera, erano finiti sotto inchiesta.
L’ipotesi di reato contestata è falso in atto pubblico: stando alle accuse, i capitani avrebbero ottenuto le certificazioni alterando la documentazione necessaria. C’erano diplomi ottenuti senza seguire lezioni o corsi, periodi di navigazione in mare o nell’ oceano mai fatti, addestramenti inesistenti e qualifiche di skipper mai ottenute. Ma tutto era certificato come se fosse vero.
L’indagato eccellente dell’inchiesta il sottufficiale della Guardia costiera Bartolomeo Licata, da tempo non più in servizio a Imperia. La sua firma comparirebbe in tutti i certificati rilasciati per la nomina di ufficiali di navigazione da diporto.
Gli altri sedici finiti nella bufera giudiziaria sono i candidati che avrebbero beneficiato del trattamento di favore: tutti diportisti e skipper residenti a Imperia, Livorno, Roma, Pavia e Siracusa.