A San Lorenzo al Mare successo per il torneo di pallonetto
Il campo di gioco è un caruggio: si gioca al corto, nella migliore tradizione del pallonetto di strada. A pochi passi dalla piazza dove si è spesso giocato alla pallapugno
San Lorenzo al Mare. Buona la prima. Il torneo di pallonetto o palla elastica o “balètta”, gioco tipico dell’Imperiese, in quel di San Lorenzo, ha conseguito un buon successo di pubblico con un grande numero di squadre partecipanti.
Il trofeo porta il nome del compianto Renato Marvaldi. La puntuale organizzazione è della Prodeo ut Regio, giovane società sportiva locale già in evidenza per molte iniziative, con il supporto dell’Amministrazione Comunale e degli sponsors commerciali.
Va detto che il mentore dell’evento, Marco Ameglio, già da ottobre 2014 lavorava con il gruppo e la famiglia Marvaldi per questo impegno, poi coadiuvato da Giovanni Ranoisio e Corrado Agnese, due esperti giocatori.
Importante è poi la partecipazione di tre squadre bresciane e tre toscane, con la presenza dell’alessandrino Gianlorenzo Conta: un vero coinvolgimento internazionale, graditissimo anche per la vicinanza della sabbiosa ed accogliente spiaggia di San Lorenzo, già bandiera blu. 20 squadre alla fine, con un complesso sistema di barrages, che ha portato ad una serie innumerevole di partite, dal sabato pomeriggio e per tutta la domenica fino alla luce dei riflettori. Si finirà, infatti, ad oltre le 22.
Il campo di gioco è un caruggio: si gioca al corto, nella migliore tradizione del pallonetto di strada. A pochi passi dalla piazza dove si è spesso giocato alla pallapugno.
Dunque il pallonetto ritorna nella valle del San Lorenzo, non potendosi più giocare a Lingueglietta dopo le recenti sistemazioni della piazza nei pressi della chiesa parrocchiale. Avvincente dunque il torneo, che entra nel vivo già con gli ottavi di finale.
Qui c’è qualche pezzo da novanta, come un Claudio Semeria che riemerge dopo la sconfitta di sabato e che sarà protagonista a breve. Fra i risultati degli ottavi spicca la combattuta partita di Ranoisio con Merlo e Giacobbe con la terna di Sant’Agata di Sasso, Bernardi e Lepri, non priva delle consuete e pittoresche “ratelle” (litigate) che infiammano e divertono il pubblico.
I toscani di Giannelli si adattano al campo e vincono su di un trio stellare, con i fratelli Arrigo e Piero Merano: la terna di Chiusavecchia non conferma quanto di buono visto nelle eliminatorie. Martini, che aveva eliminato Balestra con Semeria, non può proseguire il torneo.
Subentra Arrigo, assieme a Ernesto Giudice che va in battuta e Dulbecco. Non basta. I bresciani di Andrea Svanera con un gioco muscolare ed arrembante si fanno ancora strada. Da antologia la sfida tra Corrado Agnese, Fabio Alassio e Marco Simone contro Claudio Semeria, Claudio Motosso e Luca Ardissone.
Semeria va in vantaggio di molto e viene raggiunto. Cardiopalma generale e tensione per il tentativo della migliori battuta. Non lunghe, ma insidiose. Grande gioco sotto mano.
Il flipper della palla impazzita decide a favore di Agnese. Vittoria profetica. Applausi a scena aperta. Nelle semifinali poca storia: Ranoisio e i suoi soffrono all’inizio contro la veemenza dei toscali di Raffaello Giannelli e Martini, ma hanno la meglio alla distanza. 4-1. Nell’altra semifinale ancora vittoria ligure con la terna di Corrado Agnese che batte la terna bresciana, ormai allo stremo delle forze e della concentrazione.
Del resto, perderanno anche la finalina per il terzo posto, perché i garfagnani non mollano mai. La finale si gioca ormai ben avanti le ombre. Non a scuro limbo, ma con i riflettori già accesi. Non è la prima volta. Bestagno docet. Si decide per la palla da tennis originale, con il rivestimento giallo, visibile.
Di fatto è un altro gioco. Difficile la battuta lunga, difficile il punto di fondocampo “volato”. Si battaglia per la strada. Agnese adotta subito una battuta svariata e la ribattuta della squadra di Ranoisio è spesso inefficace. Alassio è un fulmine, Simone gioca di fioretto.
Ranoisio da par suo arriva meno in battuta ed opta per il “mando” a campanile quando ormai è troppo tardi. Non facile vedere la palla. Peccato, si sperava in una finale più combattuta: 4-0 per Corrado Agnese e i suoi. E dire che comunque le due squadre hanno dovuto superare ossi duri e hanno rischiato di andar fuori prima.
Per non parlare di tutti quelli che sono stati eliminati cammin facendo, come Mauretto Papone con i suo promettenti ragazzini o i fratelli Bracco o Chiapello con un Silvano Anfossi che ha fatto vedere uno dei colpi migliori del torneo: rovesciata raso terra. Difficilissimo.
Finale con grandi premi grazie agli sponsor Supermercato Villaregia, Agriturismo Rio Rocca, Ristorante U Nostromu, Pizzeria Torre Saracena, Superanna Alimentare, Frantoio Fratelli Malafronte, Frantoio Amoretti Sandro, Winston Churchill Pub, Azienda Agricola Vittorio Ricca, Pasticceria del Teatro.
Oltre le 22 la premiazione, con le belle parole di Marco Ameglio, del presidente della Prodeo ut Regio Emilio Marvaldi e con la famiglia Marvaldi tutta a premiare vinti e vincitori con grande commozione. Arrivederci all’anno prossimo dunque.