A Imperia tornano i ladri delle elemosine attrezzati con l’amo acchiappa-euro
Nel mirino le chiese minori, alzato il livello di attenzione tra i parrocchiani
Imperia. Rubare nella cassettina delle elemosine delle chiese. Pure quello è diventato un mestiere.
I ladri si appostano tra le navate e attendono il momento più propizio per entrare in azione e ripulirla. I raid, anche nelle chiese di Imperia, sono sempre più frequenti.
Un colpo è fallito anche dentro al Duomo di Porto Maurizio tanto che ora è aumentata la sorveglianza da parte dei collaboratori di don Ivo Raimondo. Hanno notato una persona “trafficare” attorno al contenitore delle offerte e quando si sono avvicinati si è allontanato in tutta fretta. Ladri talmente spavaldi che hanno tentato il colpo addirittura a pochi passi dalla questura.
Per passare attraverso la fessura della cassetta, il ladro armeggiava con un filo di ferro, adattato quasi a mo’ di limetta, spalmato all’estremità con un po’ di colla. Con quella voleva “calamitare” i soldi.
La pesca pareva miracolosa, ma tra una preghiera e un momento di raccoglimento qualche fedele ha notato quell’uomo che si arrabattava sulla cassettina. E che non dava proprio l’impressione di “inserire” una monetine. Ed ecco che quando si sono avvicinati i collaboratori il sospetto si è dato alla fuga.
E non è un caso che di tanto in tanto dalla Diocesi arrivano segnalazioni di furti di antichi candelabri, lampade a muro magari impreziosite da intarsi e lamine d’oro. Ulteriore dimostrazione dei pericoli costanti a cui sono quotidianamente sottoposti i nostri luoghi di culto.