La preparazione al Convegno di Firenze: l’incontro con Ivan Vitali
Questo incontro, ricordiamo, rappresenta per la nostra diocesi il primo dei cinque incontri organizzati per approfondire una delle cinque parole guida del Convegno di Firenze
“Lavoro e cooperazione” questo il titolo della relazione, che il Prof. Ivan Vitali, socio fondatore e membro del CDA presso la Scuola di Economia Civile, ha tenuto nel pomeriggio del 28 aprile presso la sede della cooperativa “Il Cammino” in occasione del primo appuntamento del ciclo “In cammino verso Firenze…”, il percorso di formazione proposto dal vescovo Antonio con il supporto del Consiglio Pastorale Diocesano in preparazione al Convegno Nazionale di Firenze, che si terrà dal 9 al 13 novembre 2015.
Il vescovo diocesano, presentando il progetto e il relatore, ha introdotto il pomeriggio evidenziando l’importanza di questa iniziativa e citando il testo: “Nella speranza, la dignità del pane” titolo scelto dalla Conferenza Episcopale Italiana per la Giornata dei Lavoratori e strettamente legata alla prossima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e incorniciata nel contesto del convegno fiorentino. Senza lavoro, infatti, non c’è famiglia e non c’è dignità umana.
Attraverso le parole del vescovo è stato quindi possibile addentrarsi maggiormente in quelle di Papa Francesco “L’evolversi dell’idolatria del denaro ci sta facendo affogare nella rovina e nella perdizione” tratta da una meditazione mattutina nella Cappella della Casa Santa Marta del 20 settembre 2013.
Ivan Vitali ha parlato invece del ruolo dell’economia civile partendo dalle esperienze di lavoro, la realtà del nostro territorio è stata documentata dalle persone presenti all’evento.
L’economia civile – ha detto il relatore – nata in Italia a meta’ del ‘700 con il sac.Antonio Genovesi, è una economia di mercato che si differenzia dal capitalismo.
Il fine dell’Ec.Civ.è il bene comune. La sfida e’ di concepire il rapporto mercato-società basato su presupposti che non siano solo il profitto e lo scambio strumentale.
Sono individuati alcuni obiettivi: la reciprocità (la persona al centro); la redistribuzione (per essere efficace un sistema economico deve ridistribuire la ricchezza fra tutti i soggetti, per dare loro la possibilità di partecipare al sistema stesso); lo scambio di valore (relazioni si basano su un prezzo che e’ l’equivalente in valore del bene).
Il segmento della cooperazione sociale contiene delle forti vicinanze col modello dell’Ec. Civ. gli obiettivi, le modalità, l’organizzazione imprenditoriale, la partecipazione delle persone sono aspetti significativi al riguardo.La presenza di cooperatori liguri e piemontesi ha contribuito ad un migliore approfondimento della tematica.
Durante l’incontro si sono rammentati gli ultimi dati sull’occupazione in Liguria.
Cifre preoccupanti: 12,2% disoccupati, giovani 40% disoccupati e famiglie in deprivazione 17%.
La crisi ci deve interrogare sulla sostenibilità del modello di sviluppo attuale fondato su una espansione illimitata e trainato da un consumo individualizzato e a debito,con perdita del rapporto umano e ambientale. Per uscire da questa situazione è necessario affrontare nuovi percorsi, sicuramente l’Ec. Civ. può dare un grande aiuto in tal senso.
Questo incontro, ricordiamo, rappresenta per la nostra diocesi il primo dei cinque incontri organizzati per approfondire una delle cinque parole guida del Convegno di Firenze. Il prossimo incontro sarà sabato 23 maggio in occasione della Veglia di Pentecoste.