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Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro

3 aprile 2015 | 20:51
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Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro
Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro
Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro
Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro
Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro
Venerdì Santo: la celebrazione nella Concattedrale di San Siro

Durante l’omelia il vescovo ha ricordato come il mistero del dolore di Gesù ci svela il mistero dell’Amore di Dio, due abissi nei quali siamo invitati a fissare lo sguardo e a lasciare che il cuore mediti sulle domande più importanti della vita

Quasi al termine del primo giorno del triduo pasquale, si è svolta alle ore 18.15 la solenne celebrazione della Passione del Signore, memoria della morte di Cristo.

Durante l’omelia il vescovo ha ricordato come il mistero del dolore di Gesù ci svela il mistero dell’Amore di Dio, due abissi nei quali oggi siamo invitati a fissare il nostro sguardo e a lasciare che il nostro cuore nel silenzio mediti sulle domande più importanti della vita.

Nel Vangelo di oggi abbiamo sentito dalla bocca di Pilato una frase profondamente vera, ricorda ancora il presule, forse detta senza pensare ma si è trattato di una rivelazione. Infatti, mostrando gesù flagellato, rivestito di porpora per scherno da parte dei soldati, incoronato di spine con le mani legate come uno schiavo Pilato mostrandolo al popolo ha detto: "Ecco l’Uomo!" e quell’uomo sprofondato nel dolore appare ai nostri occhio oggi come ciascun uomo, che vive nel peccato, lontano da Dio, senza la redenzione.

Ma quell’uomo era il figlio di Dio e si è caricato dei nostri dolori e della conseguenze del nostro peccato perchè noi potessimo ritornare allo splendore, alla bellezza e alla libertà del suo progetto originale. Nel silenzio e nella meditazione personale è racchiusa oggi la preghiera di ciascuno affinchè in quel Volto si riconosca e si senza amato dall’infinito Amore che Dio prova per ciascuno.