Sabato Santo: giorno di silenzio. Tempo di meditazione e di preghiera.

Oggi la chiesa medita, nel silenzio, presso il sepolcro del Signore sulla sua passione e morte. Non viene celebrata alcuna Messa finché, dopo la solenne veglia notturna della risurrezione, si farà posto alla gioia pasquale che riempirà le celebrazioni dei prossimi cinquanta giorni.

Sabato Santo: giorno di silenzio. Nelle città le campane oggi non suonano; entrando nelle chiese e osservando il sepolcro vuoto e gli altari spogli un velo di tristezza e un senso di smarrimento ci assale; pensando al Signore morto per la nostra salvezza ci sentiamo soli e tutto sembra finito ma sappiamo che non è così: Dio, buono e misericordioso, è con noi sempre.

In questo giorno in cui sale lo sconforto e la paura di essere soli riecheggiano le parole del Papa Giovanni Paolo II “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! … spesso l’uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. È invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione. Permettete, quindi – vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo. Solo lui ha parole di vita, sì! di vita eterna.”

Oggi dunque non è il giorno per essere tristi; oggi è il giorno per prendersi del tempo e riflettere. È il giorno per meditare sulla vita, sulle scelte e su tutte quelle volte che siamo noi, con le nostre azioni, ad allontanarci da lui. È il giorno per ringraziare e per prepararsi alla gioia della Risurrezione.

La giornata è iniziata con la Recita dell’Ufficio delle Letture, presieduta dal nostro vescovo questa mattina nella Cattedrale N.S. Assunta di Ventimiglia.