Pilati “Completiamo la statale 28 da Pieve a Ceva per evitare il collasso”

Completare la statale 28 da Pieve di Teco fino a Ceva e avviare il cantiere per la realizzazione dell’Albenga-Carcare-Predosa per evitare i maxi ingorghi di ieri e di oggi sull’Autofiori tra Andora e Voltri.

Lo sostiene Americo Pilati, presidente di Federalberghi che ha raccolto la soddisfazione dei tanti colleghi della Riviera di Ponente per il “tutto esaurito” del ponte di Pasqua, ma anche le lamentele di coloro che sono arrivati a casa a notte fonda dopo un viaggio-odissea sull’A10 sia ieri che oggi.

Come evitare il collasso? Pilati fa un’analisi precisa della viabilità in Riviera. “Di certo occorre trovare soluzioni alternative all’A10 già nell’Imperiese prima ancora che i turisti possano imbottigliarsi ad Andora come è successo ieri – dice – La statale 28 del Colle di Nava che inizia a Pontedassio sopra Imperia, per esempio, arriva fino a Pieve di Teco con gallerie artificiali e viadotti, poi l’infrastruttura è incompleta nonostante le promesse fatte negli ultimi anni da enti comunali, provinciali e regionali sia della Liguria che del Piemonte. Necessario poi rispolverare quel progetto dell’Albenga-Carcare-Predosa a mio avviso interessante perché consentirebbe di alleggerire il traffico sull’A10”.

A Pilati invece non piace l’idea di ampliare da due a tre corsie l’autostrada da Pietra Ligure almeno fino ad Albisola (utilizzando una corsia della carreggiata Nord ndr) per facilitare il rientro dei turisti in città ed evitare lunghe permanenze in coda come hanno ipotizzato gli albergatori della provincia di Savona. “Velocizzare l’A10 fino a Savona per poi ritrovarsi ancora imbottigliati per raggiungere Torino – dice l’albergatore dianese – non serve. Meglio pensare a potenziare opere viarie verticali che oggi rappresentano per noi una priorità un po’ come respirare l’aria per le persone”.