Pesca a strascico nel mare di Ceriale, maxi multa al comandante di un peschereccio di Imperia

21 aprile 2015 | 10:54
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Pesca a strascico nel mare di Ceriale, maxi multa al comandante di un peschereccio di Imperia

L’operazione risale alla notte scorsa quando la motovedetta ha incrociato il natante sottocosta

L’operazione risale a ieri notte quando la MV 545 della Guardia Costiera savonese di stanza nel porto di Loano ha fermato un peschereccio a strascico, proveniente da Imperia, intento ad effettuare la pesca con l’ausilio di reti “sottomisura”, cioè con una maglia troppo piccola e quindi capace di catturare troppo, anche gli esemplari di età giovanile.

Questo, infatti, è il terzo caso di peschereccio a strascico fermato a seguito di esercizio abusivo della pesca nel ponente savonese in pochi mesi. Negli altri due casi si era trattato di pesca esercitata con attrezzi regolari ma su fondali troppo bassi; in quei casi fu la posidonia la “vittima” di tali illeciti.

Al comandante del peschereccio, che navigava senza aver attivato i sistemi di “rapportazione” navali obbligatori, sono state contestate sanzioni per diverse migliaia di euro, sequestrati gli attrezzi da pesca e il pescato e decurtati diversi punti dalla licenza di pesca.

“Al fine di contenere gli effetti dannosi, derivanti dall’uso improprio della tecnica della “a strascico”, tale pesca è disciplinata da norme rigorose sia nazionali che europee. Le dimensioni delle maglie della rete, la profondità del fondale, la distanza dalla costa, i periodi di esercizio tassativi, sono tutti parametri individuati secondo soglie minime pensate per scongiurare la cattura di esemplari giovanili o impedire nocumento all’habitat marino, in particolare delle praterie di posidonia”, ricordano alla Capitaneria.