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L’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano vive nell’angoscia per gli amici di Thame

28 aprile 2015 | 16:51
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L’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano vive nell’angoscia per gli amici di Thame
L’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano vive nell’angoscia per gli amici di Thame
L’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano vive nell’angoscia per gli amici di Thame
L’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano vive nell’angoscia per gli amici di Thame
L’alpinista di Imperia Lorenzo Gariano vive nell’angoscia per gli amici di Thame

Villaggio poverissimo a circa 300 chilometri dalla capitale di Kathmandu

Imperia. C’è un paese che si chiama Thame, dista circa 300 chilometri ed è nord rispetto alla capitale Kathmandu, quasi al confine col Tibet. Li, tra gente poverissima, Lorenzo Gariano, l’alpinista di Imperia che ha scalato le sette cime più alte al mondo, ci ha vissuto per tre mesi fino al gennaio scorso.

“Nel paese di Thame ed Thametheng (upper Thame) abbiamo allestito il ponte per i bambini che devono andare a scuola. Ma della scuola – racconta Lorenzo Gariano – non abbiamo ancora notizie. L’unica speranza è che gli edifici essendo bassi e con tetti di legno e lamiera, non abbiano causato danni alla popolazione. Dopo anni di aiuti dedicati con passione verso questa povera ed isolata comunità, viene da piangere e disperarsi per questa tragedia naturale che come sempre, sembra abbattersi sui più fragili”.

Lorenzo, abita a Poggi, nel 2006 aveva scalato l’Everest. Conosce bene la popolazione nepalese e tibetana. “Persone povere, ma dal cuore grande. Oggi ho cercato di mettermi in contatto via Skype con alcuni amici – racconta – Ma le comunicazioni risultano difficili perché in alcune zone manca l’energia elettrica. La situazione – dice ancora Gariano – è davvero caotica. Ci sono villaggi che in parte sono stati rasi al suolo dal sisma. Ma non ci arrendiamo.  Ripartiremo e ricostruiremo per aiutare questa gente”.