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Il Papa ricorda l’impegno dell’uomo ad essere misericordioso nei confronti dei suoi simili

18 aprile 2015 | 11:39
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Il Papa ricorda l’impegno dell’uomo ad essere misericordioso nei confronti dei suoi simili

L’amore di Cristo ci fa essere in Lui quella creatura nuova (cfr 2Cor 5,17) che entra a far parte del suo Corpo mistico che è la Chiesa”

Papa Francesco ha indetto l’anno della misericordia a partire dal prossimo 8 dicembre. Al tema della misericordia divina che è sempre pronta a perdonare, assai presente nel magistero del Pontefice e di cui Sant’Agostino dice: “Guarda che viscere di misericordia ha la giustizia di Dio!

Nei giudizi umani si castiga colui che confessa la propria colpa: nel giudizio divino, lo si perdona”, il Papa ricorda che dev’essere correlato l’impegno dell’uomo ad essere misericordioso nei confronti dei suoi simili. Per questo il Papa sollecita i cristiani e gli uomini di buona volontà a farsi carico di ogni situazione di emarginazione, di sfruttamento per portare al centro dell’attenzione di ogni individuo e della società, quelle povertà umane, culturali, economiche, morali, da lui definite con un’unica parola, “periferie”.

La riflessione sugli Atti degli Apostoli, che la liturgia del tempo pasquale offre ai fedeli, è un pressante richiamo ad imitare l’esempio delle prime comunità cristiane, impegnate a vivere secondo la legge dell’amore.

E a proposito Benedetto XVI osserva: “L’amore cristiano è quanto mai esigente poiché sgorga dall’amore totale di Cristo per noi: quell’amore che ci reclama, ci accoglie, ci abbraccia, ci sostiene, sino a tormentarci, poiché costringe ciascuno a non vivere più per se stesso, chiuso nel proprio egoismo, ma per “Colui che è morto e risorto per noi” (cfr 2Cor 5,15).

L’amore di Cristo ci fa essere in Lui quella creatura nuova (cfr 2Cor 5,17) che entra a far parte del suo Corpo mistico che è la Chiesa”.

Purtroppo anche il credente di ogni epoca non è esente dal pericolo di infrangere l’amore nei confronti sia del Signore che del prossimo chiudendosi nell’egoismo, che P. Charles definisce “la sintesi di tutta la nostra potenza di negazione.-e aggiunge – Ci sono molte vite inutili che avrebbero potuto, con un po’ di generosità, diffondere tanta luce intorno a sé”. L’anno giubilare sia per tutti una gioiosa esperienza di misericordia ricevuta e donata.

(di Don Giacomo Simonetti)