Il Punto di Don Simonetti |
Sanremo
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Il mondo cristiano celebra nella Veglia Pasquale, questa notte, la risurrezione del Signore.

3 aprile 2015 | 22:44
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Il mondo cristiano celebra nella Veglia Pasquale, questa notte, la risurrezione del Signore.

questa gioia si diffonde al suono festoso delle campane, che portano al mondo il grande annuncio della vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio, della luce sulle tenebre

La liturgia si svolge in un succedersi di segni, gesti, parole, canti che evocano e ripresentano il grande evento che ha rinnovato e continua a rinnovare il mondo e l’umanità. Scrive Benedetto XVI: “Cristo, la luce, è fuoco, è fiamma che brucia il male trasformando così il mondo e noi stessi”.

Il profeta Isaia rappresenta la condizione dell’uomo e del mondo con l’immagine di una popolazione che brancola tra le tenebre, gente in attesa di essere liberata dalle molteplici forme di male (le tenebre), un’immagine attuale anche oggi. La risurrezione conferma che il “tutto è compiuto”, pronunciato da Gesù morente in croce, cioè che la sua obbedienza al Padre fino all’estremo atto di amore con l’offerta della propria vita per la redenzione degli uomini, è gioiosa e sicura realtà. Per questo con il profeta possiamo dire: “Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia” (Is. 9,2).

E questa gioia si diffonde al suono festoso delle campane, che portano al mondo il grande annuncio della vittoria della vita sulla morte, dell’amore sull’odio, della luce sulle tenebre. Nella logica di una mentalità efficientista appare un non senso che, per vincere il male e la morte, il Figlio di Dio si sia fatto uomo e abbia subito un’atroce passione e l’ignominiosa morte in croce.

Osserva Sant’Agostino: “Vi sono degli stolti che dicono: non poteva la Sapienza di Dio liberare gli uomini in modo diverso senza assumere l’umanità, senza nascere da una donna e patire tutte queste sofferenze da parte dei peccatori? A costoro rispondiamo: lo poteva certamente; ma se avesse fatto diversamente, sarebbe stato dispiaciuto ugualmente dalla vostra stoltezza”.

È il mistero del chicco di grano, che muore e porta frutto di vita nuova. La nostra gioia è sapere che: “La risurrezione di Gesù è stata la condizione e la promessa per la nostra”.(Jean Delumeau).

Buona Pasqua.

(di Don Giacomo Simonetti)