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“Credo in Dio… – Gesù salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre Onnipotente”

27 aprile 2015 | 12:30
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“Credo in Dio… – Gesù salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre Onnipotente”

Come Gesù che si appartava dalla folla, rientrare in noi stessi per trovare l’unione con Dio: pregare, meditare, leggere o scrivere e così avviarci verso l’ascesi mistica possibile a chiunque, anche ad un bambino, purché sappia ascoltare la voce di Dio

Il mistero dell’incarnazione di Gesù, costellato dalla nascita alla morte di manifestazioni divine, si chiude con il sigillo misterioso dell’Ascensione: “Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio” (Mc 16,19). Due affermazioni che sanciscono l’entrata irreversibile della sua umanità nella gloria celeste. (CCC 659-667).

ASSUNTO IN CIELO: Gesù Risorto lo aveva predetto a Maria Maddalena: “Non sono ancora salito al Padre: ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro” (Gv 20,17). Ma poco prima della sua morte, già crocifisso dalle critiche e dai dubbi, aveva affermato: “Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me” (Gv 12,32). L’elevazione sulla croce come annuncio dell’Ascensione.

SIEDE ALLA DESTRA DI DIO: Per destra del Padre intendiamo la gloria e l’onore destinati al Figlio di Dio. Seduto, ma non inerte, essendo lui egli sempre vivo per intercedere a favore di quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio.
Forse possiamo anche noi sperare che esista uno stratagemma per “salire”, se non ancora con il corpo, almeno con l’anima?

Certo, come Gesù che si appartava dalla folla, rientrare in noi stessi per trovare l’unione con Dio: pregare, meditare, leggere o scrivere e così avviarci verso l’ascesi mistica possibile a chiunque, anche ad un bambino, purché sappia ascoltare la voce di Dio. Ma anche nutrirci di ogni forma di Bellezza, nell’Arte o nella Natura, che ci elevi al di sopra di mille mortificanti brutture.

Oppure si può seguire un’altra strada, anch’essa indicata dal Maestro: quella della condivisione. Se qualcuno strappa un sorriso ad un bimbo del reparto di oncologia pediatrica, se qualcuno ridà speranza ad un padre disoccupato, se si riesce a convincere un disperato che anche lui è una bella parola di Dio, se coroniamo il nostro sogno d’amore con una famiglia unita… non è forse vero che “tocchiamo il cielo con un dito”?

Quante occasioni abbiamo, in questo mondo che affoga, per avere un assaggio della gioia celeste! E’ evidente: non ci sarebbe stato il Gesù della gloria e dell’onore, se prima non ci fosse stato il Gesù della polvere e della croce.

(di Franca Soracco)