Steward anti abusivi in spiaggia? Gianmarco Oneglio dice “si”

22 marzo 2015 | 07:49
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Steward anti abusivi in spiaggia? Gianmarco Oneglio dice “si”

Favorevole all’iniziativa anche il presidente provinciale della Fiba balneari collegata alla Confesercenti

“Gli steward contro i commercianti abusivi in spiaggia? Bella idea perché la vigilanza servirà per aumentare la percezione di trascorrere una vacanza più serena nei nostri stabilimenti”.

Lo afferma Gianmarco Oneglio, membro dell’ufficio della presidenza nazionale della Fiba Confesercenti, l’organismo sindacale dei balneari italiani.

“La figura dello steward, che è facoltativa, non va confusa con quella del bagnino che invece deve sovraintendere solo sulla sicurezza dei bagnanti.

Lo steward, invece, avrà il compito di vigilare sulla spiaggia e allontanare, qualora fosse necessario, gli ambulanti irregolari che svolgendo attività continue sulle nostre spiagge costituiscono una forma di illegalità che va arrestata- continua Oneglio che è anche presidente provinciale del sindacato – L’idea è stata sottoposta al ministero degli Interni e deve essere ancora tradotta in legge, ma piace al nostro sindacato così come al Sib, sindacato con il quale da tempo ci siamo impegnati a cercare di frenare questo fenomeno ormai dilagante sulle coste italiane”.

Non è solo una questione di sicurezza del cliente in spiaggia, ma lo steward ha anche una valenza “anti-evasione”.

“E’ proprio così – afferma Oneglio – Purtroppo attività commerciali non autorizzate generano notevoli introiti non tassati. Inoltre, alcune di queste attività, mettono a rischio la salute pubblica. In particolare – spiega a questo proposito Oneglio – Ci sono persone che offrono massaggi sotto l’ombrellone che non hanno competenza in materia e possono causare danni alla salute così come quelli che vendono alimenti che non vengono conservati in maniera regolare e quindi potrebbero pure questi causare un problema di igiene e salute”.

Ora che c’è una proposta il sindacato balneari Fiba auspica che questa venga trasformata in legge anche se forse non potrà essere introdotta già dalla prossima stagione balneare che inizierà il prossimo primo maggio.