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Mercy Stieber regina della Rari “Tiferò Ungheria, ma anche per la mia Nazionale del Sole”

21 marzo 2015 | 10:51
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Mercy Stieber regina della Rari “Tiferò Ungheria, ma anche per la mia Nazionale del Sole”
Mercy Stieber regina della Rari “Tiferò Ungheria, ma anche per la mia Nazionale del Sole”
Mercy Stieber regina della Rari “Tiferò Ungheria, ma anche per la mia Nazionale del Sole”
Mercy Stieber regina della Rari “Tiferò Ungheria, ma anche per la mia Nazionale del Sole”
Mercy Stieber regina della Rari “Tiferò Ungheria, ma anche per la mia Nazionale del Sole”

La pallanuotista di Budapest riserva a Riviera 24 le curiosità del big match con le azzurre di Conti che si giocheranno le qualificazioni della World League martedì alla Cascione di Imperia

Mercy Stieber, ungherese di Pest, la parte ovest della Capitale, al di là del Danubio, 41 anni il prossimo 4 settembre, tiferà Ungheria e per le quattro ragazze della Mediterranea. Martedì ha un appuntamento da non perdere. Alla Cascione scenderà in vasca la Nazionale del suo Paese e l’Italia di Fabio Conti per le qualificazioni di World League, passaggio necessario per la finalissima di Kazan (Russia) di fine luglio. “Chi vincerà martedì a Imperia? L’Ungheria è una squadra costruita per la vittoria e cercherà di fare di tutto per fare sua la partita in quei 32 minuti che saranno al cardiopalma”.

Da ex allenatrice della stessa Nazionale negli anni 2009-2010, con un medagliere da paura, martedì sarà seduta in una tribuna che sarà fasciata di tricolore. Tecnica, grinta e forza Mercy, da 17 anni nel Bel Paese, ormai italiana (la prefettura ha tutta la sua documentazione per chiudere al più presto la pratica), è anche una valida allenatrice. Martedì vedrà in vasca due squadre tecnicamente molto preparate.

Ma con la stella ungherese “Riviera24”, in esclusiva, ha deciso di giocare alla “Fantapallanuoto”. Mercy mischiamo le squadre e inventiamoci la Nazionale del Sole. Chi scende in vasca? Lei sorride, prende un pennarello e un foglio a quadretti e con quella mano grande che prende palloni lanciandoli come proiettili nella porta avversaria azzarda: “Gorlero, Szucs, Kisteleki, Keszthelyi, Emmolo, Cotti, Frasinetti (in alternativa Bujka). Queste sono le mie ragazze top della squadra del sole – dice con un accento che assomiglia tanto a quello dell’allenatore della Sampdoria Siniša Mihajlović – Peccato che non vedremo mai giocare un team del genere in Italia perché, come noto, può scendere in vasca solo una giocatrice straniera. Nella pallanuoto femminile il sistema non è uguale a quello del calcio”.