LA GIOIA DEL VANGELO riempie il cuore

La Chiesa spende tanta energia nell’educazione dei fanciulli, soprattutto nella preparazione per la Prima Comunione e per la Confermazione. Purtroppo, terminato questo percorso sono ben pochi coloro che continuano a frequentare con assiduità la loro Parrocchia.

Questo fatto ci spinge ad interrogarci non tanto sulla “immaturità” o svogliatezza di questi ragazzi e ragazze. Piuttosto ci deve far riflettere. Se la fatica di tanti sacerdoti, catechisti e catechiste, religiosi e religiose porta così poco frutto non dipenderà anche da noi?

“La pastorale giovanile… ha sofferto l’urto dei cambiamenti sociali. I giovani, nelle strutture abituali, non trovano risposte alle loro inquietudini, necessità, problematiche e ferite. A noi adulti costa ascoltarli con pazienza… imparare a parlare con loro nel linguaggio che essi comprendono. Per questa stessa ragione le proposte educative non producono i frutti sperati”. (Evangelii gaudium, 105)

Perché spesso ci comportiamo più da maestri che da testimoni, offrendo tanti consigli e scarso esempio di vita autenticamente cristiana. Chiediamoci cosa vede e cosa vive chi si incontra con le nostre comunità. E chiediamoci anche, soprattutto, se siamo capaci di annunciare la novità, la radicalità e la bellezza del messaggio cristiano? Oppure se – quasi per timore di spaventare coloro che incontriamo – rendiamo così insignificante ed insapore il Vangelo da renderlo “vecchio”?

“Fedele al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura”. (Evangelii gaudium 23)

“Tutti siamo chiamati a questa nuova uscita missionaria. Ogni cristiano ed ogni comunità discernerà quale sia il cammino che il Signore chiede”.(Evangelii gaudium, 20)

Ai giovani vorrei dire: aiutateci ad essere autentici annunciatori di Gesù!

(di Nuccio Garibaldi)