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Il Papa annuncia il «Giubileo della misericordia»

13 marzo 2015 | 17:05
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Il Papa annuncia il «Giubileo della misericordia»

La sorpresa: un Anno Santo straordinario che inizierà l’8 dicembre 2015 e durerà fino al 20 novembre 2016, festa di Cristo Re. Verrà aperta la Porta Santa

In diverse occasioni, Papa Francesco aveva annunciato l’importanza della Divina Misericordia, riprendendo l’intuizione del suo predecessore Giovanni Paolo II, che il 17 agosto 2002 aveva affidato il mondo proprio alla divina misericordia rinenendo fosse una necessità, o forse ancor più un’urgenza, del tempo e del mondo presente.

Quattro giorni dopo esser divenuto papa, Francesco aveva detto: "Il messaggio di Gesù è la misericordia. Per me, lo dico umilmente, è il messaggio più forte del Signore". Nel 2013 durante un viaggio dal Brasile a Roma aveva ribadito: "Io credo che questo sia il tempo della misericordia". La scorsa settimana ha ripreso nuovamente il discorso in una lettera inviata all’Università cattolica argentina in cui ha scritto: "La misericordia non è solo un atteggiamento pastorale, ma è la stessa sostanza del Vangelo".

Oggi, nel secondo anniversario dalla sua elezione, ha voluto rimettere al centro questo tema che lo ha accompagnato in questi primi due anni di pontificato annunciando un Anno Santo della Misericordia, durante la liturgia penitenziale che ha presieduto nella Basilica di San Pietro.

Ecco le parole con cui Francesco ha annunciato l’Anno Santo: «Cari fratelli e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere più evidente la sua missione di essere testimone della misericordia. È un cammino che inizia con una conversione spirituale. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre”. Questo Anno Santo inizierà nella prossima solennità dell’Immacolata concezione e si concluderà il 20 novembre del 2016, domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo e volto vivo della misericordia del Padre».

«Affido l’organizzazione di questo Giubileo – ha continuato il Papa – al Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, perché possa animarlo come una nuova tappa del cammino della Chiesa nella sua missione di portare a ogni persona il Vangelo della misericordia. Sono convinto che tutta la Chiesa potrà trovare in questo Giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione a ogni uomo e ogni donna del nostro tempo».

Papa Francesco con estrema umilta ha concluso la sua personale liturgia penitenziale accostandosi in ginocchio ad uno dei confessori presenti e iniziando subito dopo lui stesso a confessare i fedeli.