“Dove va la nostra vita?” – Una riflessione per i giovani

"In verità gli squilibri di cui soffre il mondo contemporaneo si collegano con quel più profondo squilibrio che è radicato nel cuore dell’uomo… Da una parte, come creatura, sperimenta… i suoi limiti; dall’altra si accorge di essere senza confini nelle sue aspirazioni e chiamato a una vita superiore".

Così, cinquanta anni fa, un documento del Concilio Vaticano II (Gaudium et spes, numero 10), parlava degli interrogativi più profondi dell’uomo. Dobbiamo dire che non sono cambiati, anche in un mondo che muta tanto rapidamente che, per definire la nostra società, si parla di "liquidità", cioè di qualcosa di instabile. Sembra che non esista una verità alla quale l’uomo possa fare riferimento. Nonostante ciò l’interrogativo, il "Che cercate?", è sempre presente nel suo cuore.

O forse no?

Forse neppure ci chiediamo quale sia il senso della nostra vita, percorrendo quasi ignari la strada dell’assurdo: marciando verso il niente.

Dove va la nostra vita? Crediamo che l’uomo – che per sua natura è "domanda" – sia ancora e sempre alla ricerca della luce che illumina il suo mistero?

(di Nuccio Garibaldi)