
Ecco il “segreto” della genitorialità di Dio: annullare la sua onnipotenza per farsi carico di chi soffre e cade, per risorgere con lui
Abbiamo un Dio per Padre. E abbiamo per Padre un Dio. Basterebbe questa affermazione speculare, suggeritaci da Gesù quando ha voluto insegnarci a pregare, (Mt 6,9-13 ) per rapirci mente e cuore in una gioia immensa. Perché quello stesso Padre, a cui lui obbediva ciecamente, è il Bene Supremo anche per ciascuno di noi, divenuti suoi figli adottivi col Battesimo (Gal 4,4-7).
Un Padre vicino, tenero e attento, paziente e tenace, che conta i capelli del nostro capo, (Lc 12,7 ) che sale sul tetto di casa a spiare con ansia il ritorno del figlio perduto (Lc 15,11-32 ), che non si dà pace finché non riporta al sicuro una cucciola smarrita (Lc 15,1-7 ).
Di più. Un Padre “eroico”, che è arrivato a straziare il suo Essere Trinitario sacrificando il suo Figlio Prediletto (Mc15,34), per salvare tutti noi, figli sperduti e fragili.
Ecco il “segreto” della sua Paternità / Maternità: annullare la sua onnipotenza per farsi carico di chi soffre e cade, per risorgere con lui.
Forse è per questo che un uomo, quando approda finalmente in Paradiso magari dopo una strada piena di sassi e salite, dice quasi certamente come prima parola, e col cuore colmo di gratitudine: "Papà!".
(di Franca Soracco)