Rubrica sul catechismo

“Credo in Dio…” – Creatore del cielo e della terra

16 marzo 2015 | 09:14
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“Credo in Dio…” – Creatore del cielo e della terra

“In principio Dio creò il cielo e la terra” (Gn 1,1). Da questo esordio ben noto delle Scritture, parte un percorso a ritroso per nulla scontato, con vari passaggi obbligati (CCC 279-324)

PRIMA TAPPA: DA DOVE VIENE E DOVE VA TUTTO CIÒ CHE ESISTE?
Dio, con sapienza ed amore, ha creato dal nulla un mondo ordinato e buono. Sommo Artista, ha usato la sua Energia luminosa per esprimere fuori di sé quello che aveva dentro di sé: il creato, capolavoro del Creatore, specchio strabiliante dell’Increato, legato a lui da intrinseca unità e somiglianza.

SECONDA TAPPA: PERCHÉ IL CREATORE HA SENTITO IL BISOGNO DI “CREARE”?
Non c’è dubbio: per amore. Voleva condividere con un “tu” la potenza della Vita, innamorarci col fascino del Bello, istruirci con la polifonica Armonia che regola ogni cosa, procurando ad un tempo la sua gloria e la nostra felicità.

TERZA TAPPA: CHI GOVERNA IL MONDO CREATO? UN DESTINO CIECO O UN ESSERE INTELLIGENTE E BUONO, CHIAMATO DIO?
Il Creatore non si è dimenticato della sua creatura. Infatti continua a sorreggere la Natura con la sua Provvidenza, imprimendo in lei la sua stessa impronta d’amore: nell’atomo il protone positivo lega a sé l’elettrone negativo in una giostra inarrestabile; nel mondo animale solo un “maschio” e una “femmina” possono generare altra vita; nell’universo stelle infuocate e freddi pianeti si inseguono e si sfiorano in una intricatissima coreografia.

QUARTA TAPPA: SE IL MONDO PROVIENE DALLA SAPIENZA E DALLA BONTÀ DI DIO, PERCHÉ IL MALE?
Un mistero nel mistero. Ma Dio non permetterebbe il male, se da questo non potesse trarre un bene. E di questo si fa garante il Crocifisso Risorto.
Solo alla fine, quando vedremo Dio « a faccia a faccia » (1 Cor 13,12), conosceremo pienamente le vie misteriose lungo le quali, anche attraverso i drammi del male e del peccato, Dio avrà condotto la sua creazione fino al riposo di quel Sabato ( Gn 2,2) definitivo, in vista del quale ha creato il cielo e la terra.

(di Franca Soracco)