Rubrica di diritto canonico

“Chiedi al Parroco” La questione “padrini e madrine”

4 marzo 2015 | 09:27
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“Chiedi al Parroco” La questione “padrini e madrine”

Alcuni chiarimenti su tutti quegli argomenti di diritto canonico che riguardano il mondo laico

La questione “padrini e madrine” provoca sempre malumori: e questo può essere causato dal fatto che non si capisce bene il ruolo specifico di tali figure.

Non sono un qualche cosa di aggiuntivo, come il fotografo o i fiori, ma un qualche cosa di fondamentale: assumono davanti a Dio un impegno esplicito attraverso il quale assicurano, in aiuto ai genitori, la crescita nella fede. E loro stessi ne saranno arricchiti: potranno insegnare e richiedere solamente se si impegnano a vivere questa vita in Cristo, nella grazia e nella lotta.

Quali i “requisiti”? Avere compiuto i 16 anni, essere cattolico, avere ricevuto la Confermazione e il Sacramento dell’Eucaristia, condurre una vita conforme alla fede. In vista di ciò, a motivo di una oggettiva incoerenza fra la condizione personale e l’impegno richiesto e sopra evidenziato, non possono essere ammessi colori che: sono conviventi, sono divorziati e risposati civilmente, sono sposati solo con nozze civili e appartengono ad associazioni condannate dalla Chiesa (es. la Massoneria). [CIC 872-874].

(di Don Emanuele Longo)