8 marzo, l’associazione ATAPE ricorda Carla Voltolina moglie di Sandro Pertini

7 marzo 2015 | 17:20
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8 marzo, l’associazione ATAPE ricorda Carla Voltolina moglie di Sandro Pertini

Nata a Torino nel 1921 Carla Voltolina, figlia di un ufficiale dell’Esercito, dopo l’8 settembre 1943 entrò a far parte della Resistenza nelle formazioni “Matteotti”, svolgendo il fondamentale ruolo di staffetta

L’Associazione Transfrontaliera Alessandro Pertini (ATAPE) ricorda, in occasione dell’8 marzo “festa della donna”, Carla Voltolina, partigiana e femminista, moglie di Sandro Pertini, legata alla città di Ventimiglia ed in modo particolare alla famiglia Biancheri del famoso Ristorante Nanni. La signora Voltolina, infatti, non perdeva occasione di fermarsi in città, con il marito per un saluto in occasione dei loro frequenti soggiorni a Nizza, città nella quale la famiglia Pertini aveva acquistato la casa dove aveva trovato rifugio durante il suo esilio.

Nata a Torino nel 1921 Carla Voltolina, figlia di un ufficiale dell’Esercito, dopo l’8 settembre 1943 entrò a far parte della Resistenza nelle formazioni “Matteotti”, svolgendo il fondamentale ruolo di staffetta. Arrestata dalle S.S., a Visso nelle Marche, durante un rastrellamento, riuscì ad evadere miracolosamente. Nel novembre del 1944 conobbe Sandro Pertini a Torino con il quale collaborò all’interno del CLN dell’Alta Italia e convolarono a nozze nel giugno del 1946. Subito dopo il matrimonio, a Roma, Carla Voltolina intraprese la carriera di giornalista scrivendo per Il Lavoro di Genova e con Noi Donne. Tra le sue inchieste più note quella condotta insieme alla senatrice socialista Lina Merlin a proposito della prostituzione in Italia. L’inchiesta divenne anche un libro: Lettere dalle case chiuse (Milano-Roma, Edizioni Avanti!, 1955) ricco di drammatiche testimonianze sulla vita delle prostitute contribuendo alla chiusura delle case di tolleranza in Italia. Quando il marito Sandro Pertini nel 1972 divenne Presidente della Camera dei Deputati, Carla, interruppe la sua attività giornalistica e si iscrisse all’Università di Firenze dove si laureò due anni più tardi in Scienze Politiche e Psicologia, con una tesi sulla condizione degli anziani. Negli anni della Presidenza della Repubblica di Pertini, Carla Voltolina rimase accanto al marito senza però vivere al Quirinale, senza quindi usufruire degli agi e dei privilegi che la sua condizione di First Lady di cui avrebbe potuto usufruire: “Hanno eletto Sandro, non me” andava dicendo a chi le chiedeva il motivo di tanto riserbo. Dopo la morte del marito ispirò la costituzione della Fondazione Sandro Pertini di Firenze, alla quale si dedicò al momento della sua morte avvenuta il 6 dicembre del 2005. Ad oggi, a quasi dieci anni dalla sua scomparsa, l’Associazione Transfrontaliera Alessandro Pertini (ATAPE), vuole mettere in luce la figura di Carla Voltolina, non solo in quanto moglie dell’amatissimo Presidente Pertini, ma anche, e soprattutto, come donna, partigiana, professionista e cittadina fortemente impegnata nel sociale e nelle lotte per l’emancipazione femminile come dimostra questo breve ritratto della sua vita.