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Taggia, Consiglio comunale incentrato su “Ex Millenium”, lotto 6 e parco avventura

24 febbraio 2015 | 22:02
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Taggia, Consiglio comunale incentrato su “Ex Millenium”, lotto 6 e parco avventura
Taggia, Consiglio comunale incentrato su “Ex Millenium”, lotto 6 e parco avventura
Taggia, Consiglio comunale incentrato su “Ex Millenium”, lotto 6 e parco avventura
Taggia, Consiglio comunale incentrato su “Ex Millenium”, lotto 6 e parco avventura

Ad “aprire le danze” Giuseppe Argirò di Area 24, invitato a prendere parte alla serata vista un’interrogazione proposta dal gruppo consiliare “Insieme”

A Taggia consiglio comunale incentrato principalmente su tre questioni “spinose”. Ad “aprire le danze” Giuseppe Argirò di Area 24, invitato a prendere parte alla serata vista un’interrogazione proposta dal gruppo consiliare “Insieme” che ha richiesto all’amministrazione delucidazioni in merito agli atti amministrativi compiuti per promuovere e garantire il corretto e idoneo svolgimento della tappa a cronometro del Giro d’Italia, in programma per il 9 di maggio.
Le perplessità espresse dal gruppo consiliare “Insieme” riguardavano principalmente lo stato dell’iter amministrativo inerente i lavori del parcheggio “Ex Millenium”.
“Ci siamo messi a lavoro e come obiettivo – ha dichiarato Argirò – ci siamo posti il completamento, la limitazione dei danni e anche la messa in sicurezza dell’area nuovamente acquistata”.
Ovviamente sarà praticamente impossibile vedere terminati i lavori entro il 9 maggio ma Argirò, vuole far vedere che i lavori sono ripresi e che il cantiere potrà essere in un certo senso “migliorato” esteticamente andando ad evitare un impatto negativo. Si tenterà poi di arrivare al completamento dell’opera entro fine anno.

Dopo l’intervento di Argirò si è tornati su un argomento trattato innumerevoli volte. Il gruppo consiliare “Insieme” ha presentato una mozione per invitare il comune a ritirare la propria disponibilità a realizzare il lotto 6 della discarica di Collette Ozotto.
Pungente “botta e risposta” tra Conio e il sindaco Genduso.
“Il lotto 6 – ha spiegato Conio – é ancora sotto sequestro e non si sa fino a quando ci resterà. Questo provoca un rallentamento inevitabile dello smaltimento dei rifiuti.
Secondo l’opposizione é giunto il momento di prendere una decisione. In questo anno e mezzo, siete rimasti gli unici a difendere il lotto 6.”
Si cerca in un qualche modo di invitare l’amministrazione ad andare avanti ma i tentativi, sono stati per l’ennesima volta, vani.
“Mi tocca correggere Conio perchè noi – ha precisato il sindaco Genduso – in questo anno e mezzo, abbiamo cercato alternative al lotto 6 ma vogliamo una soluzione realizzabile, che possa offrire una garanzia ai cittadini che è quella di non trovare i rifiuti in mezzo alla strada”.
Alberghi non ci sta: “mi venite a dire che avete sempre cercato alternative al lotto 6? Le avete cercate perché la magistratura ha bloccato il lotto 6 altrimenti a quest’ora, eravate lì a spalare per la realizzazione di quel lotto”.

Attimi di rabbia e delusione a seguito dell’esito della votazione, hanno portato i pochi cittadini presenti a lasciare il comune. Una scena già vista in passato e che forse si ripeterà anche in futuro. Dopo il lotto 6, spazio ad un’altra interrogazione da parte del gruppo consiliare “Insieme”. Si è tornati a discutere su un’altra questione portata più volte in consiglio. Si tratta del parco avventure. Questa volta forse, si è giunti al capitolo finale.

“Se non va in porto un’ultima operazione che è quella di dare in gestione la struttura – ha dichiarato l’assessore Pratticò – il parco avventura verrà smantellato. Entro la fine del mese si arriverà ad una soluzione finale.”

Secondo l’assessore Pratticò il parco avventura, anche se solo per un breve periodo di tempo, è riuscito ad offrire lavoro e a dare un’opportunità al comune. Purtroppo però, non è stato trovato il giusto riscontro. La pensa diversamente Lucio Cava che ha concluso così il suo intervento: “Il comune di Taggia, ha solo rimesso dei grandi soldi per questo parco e di lavoro, ne ha dato poco, se non alla ditta che lo aveva in gestione”.