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PerCorso: relatore il magistrato Gian Carlo Caselli sul tema “giustizia e legalità” QUESTA SERA

4 febbraio 2015 | 08:53
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PerCorso: relatore il magistrato Gian Carlo Caselli sul tema “giustizia e legalità” QUESTA SERA

PerCorso, ricordiamo, propone degli incontri di riflessione e confronto su temi d’importante attualità etica e sociale sulla scia della Dottrina Sociale della Chiesa

Stasera alle 21 presso il Salone "San Giovanni Paolo II" nelle Opere Diocesane a San Remo il mensile appuntamento con PerCorso, nel progetto di nuova evangelizzazione proposto dal Vescovo Antonio per quest’anno pastorale. Il relatore della prossima serata sarà il magistrato Gian Carlo Caselli che affronterà il tema: "Giustizia e Legalità"

PerCorso, ricordiamo, propone degli incontri di riflessione e confronto su temi d’importante attualità etica e sociale sulla scia della Dottrina Sociale della Chiesa. "Vorrei con tale iniziativa – aveva scritto il vescovo nella sua prima Lettera Pastorale – perseguire due finalità: suscitare interesse e dibattito con persone che non si riconoscono nell’identità cattolica o non fanno parte della comunità ecclesiale e stimolare, mediante una formazione permanente, i laici impegnati nella Chiesa, in Gruppi e Movimenti ad assumere responsabilità concrete sia nella vita pubblica sia in ambito culturale.

Gian Carlo Caselli, nato ad Alessandria il 9 maggio 1939, si è laureato in giurisprudenza con la tesi Concubina pro uxore – Osservazioni in merito al c. 17 del primo Concilio di Toledo, pubblicata dalla Rivista di Storia del diritto italiano, presso l’Università di Torino in cui dal 1964 è assistente universitario per la cattedra di storia del diritto italiano.
Nel dicembre 1967, vinto il concorso in magistratura, è stato destinato al Tribunale di Torino, ove nei primi anni settanta sino alla metà degli anni ottanta, ha trattato reati di terrorismo riguardanti le Brigate Rosse e Prima Linea.
Nel 1984 ha fatto parte della commissione per l’analisi del testo di delega del nuovo codice di procedura penale e nel 1991 è stato consulente della Commissione Stragi.
Dal 1986 al 1990 è stato componente del Consiglio Superiore della Magistratura. Nel 1991 è stato nominato magistrato di Cassazione ed è divenuto Presidente della Prima Sezione della Corte di Assise di Torino.
Dal 15 gennaio 1993 fino al 1999 è stato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo ottenendo importantissimi risultati nella lotta alla mafia come l’arresto di boss del calibro di: Leoluca Bagarella, Gaspare Spatuzza, Giovanni Brusca.
Dal 30 luglio 1999 è Direttore generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Dal marzo 2001 è il rappresentante italiano a Bruxelles nell’organizzazione comunitaria Eurojust contro la criminalità organizzata.
Dopo aver ricoperto il ruolo di Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino, viene nominato Procuratore Capo della Repubblica di Torino con voto unanime del Consiglio Superiore della Magistratura il 30 aprile 2008.
Il 18 dicembre 2013 lascia la magistratura a seguito del pensionamento.