I”nostri” rifugiati: conoscere meglio la missione in Benin
L’occasione potrebbe essere un modo, in quaresima, di fare penitenza allargando anche le nostre menti e non solo il nostro portafoglio. Missione, infatti, è anche capacità di intraprendere relazioni costruttive di collaborazione e scambio con altre realtà
Il Centro Missionario Diocesano nel corso degli anni ha costruito una rete di rapporti di conoscenza di amicizia e di scambio con realtà del sud del mondo e questo è avvenuto anche attraverso l’esperienza dei “Viaggi Missionari” che ha portato decine di “viaggiatori solidali” in diversi paesi dell’ Africa e dell’America per conoscere e condividere esperienze che potessero far crescere la nostra sensibilità missionaria.
L’occasione potrebbe essere un modo, in quaresima, di fare penitenza allargando anche le nostre menti e non solo il nostro portafoglio.
Missione è anche capacità di intraprendere relazioni costruttive di collaborazione e scambio con altre comunità civili e cristiane.
Nel corso di un Viaggio Missionario in Senegal e Mauritania abbiamo incontrato l’Abbé Pierre Monlade sacerdote beninese fidei donum inviato a Saint Luis del Senegal.
Terminato il suo servizio l’Abbé è rientrato in Benin dove è parroco nella parrocchia di San Giuseppe artigiano a Porto Novo e chiede un aiuto per le attività pastorali.
Intraprendere in quaresima come parrocchia, come associazione, come gruppo un cammino di conoscenza, e non un mero inviare contributi economici, potrebbe contribuire alla nostra formazione ed a conoscere “la missione”.
Il CMD è a disposizione per chi volesse candidarsi alla collaborazione.
(di Mimmo Marrara)