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DAMMI 3 Parole… Il commento al vangelo del giorno (mercoledì delle Ceneri)

18 febbraio 2015 | 08:52
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DAMMI 3 Parole… Il commento al vangelo del giorno (mercoledì delle Ceneri)

In occasione del primo giorno di quaresima viene proposta la prima rubrica di diocesi24, dal titolo: “Dammi 3 parole…” uno spunto di riflessione sul vangelo di oggi

Dal Vangelo secondo Matteo (6,1-6.16-18).
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.  Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.  Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.  E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,  perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Profùmati! Iniziamo le nostre riflessioni con un imperativo un po’ particolare: quando digiuni devi profumarti il capo. Mentre dalla tua bocca non fai passare cibo devi versare sulla testa la fragranza di nuove idee. Il digiuno non è un qualchecosa di triste, ma è come quel caleidoscopio di sentimenti e di sensazioni che provi quando ti prepari per la festa o per un evento importante.

E in questo giorno così austero in cui le chiese si spogliano dei fiori ed i preti si colorano di viola vi è come un preludio di quella gioia che gusteremo piena nella Risurrezione.

L’altra parola è un altro imperativo: lavati! Gesù ci comanda di lavarci il volto, che è lo strumento più diretto che adoperiamo per le nostre relazioni. La quaresima è il tempo privilegiato per riscoprire le nostre relazioni e per donare loro nuova profondità. Ed è il nostro rapporto con Dio che va curato di più con una preghiera semplice e sincera.

La terza parola è segreto. Il Padre è nel segreto, ti vede nel segreto e va pregato nel segreto del cuore e in quello della tua camera. Se facciamo il bene per farci vedere non ne raccoglieremo il frutto, ma se vogliamo essere ricompensati da Dio occorre fare il bene solo per lui.

(di Don Ferruccio Bortolotto)