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A San Remo i Club Serra del ponente ligure dedicano una serata alla memoria di Mons. Luigi Noli

26 febbraio 2015 | 10:26
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A San Remo i Club Serra del ponente ligure dedicano una serata alla memoria di Mons. Luigi Noli
A San Remo i Club Serra del ponente ligure dedicano una serata alla memoria di Mons. Luigi Noli
A San Remo i Club Serra del ponente ligure dedicano una serata alla memoria di Mons. Luigi Noli
A San Remo i Club Serra del ponente ligure dedicano una serata alla memoria di Mons. Luigi Noli

Alla fine della proiezione nell’animo di tutti i presenti era concreta la convinzione di aver assistito ad un momento storico di testimonianza, fondamentale sia per la Chiesa che per il Serra in particolare

“…..e’ stato un momento pieno di emozioni e cari ricordi…..”: questo il commento di un anziano serrano alla fine del documentario/intervista che ha visto protagonista il compianto Mons. Luigi Noli, cappellano emerito del Serra Club Genova 184, mancato poche settimane fa all’età di 98 anni.

La riunione, che si svolge ogni anno con la partecipazione dei club Serra di Albenga, Imperia e Sanremo, alla presenza di Mons. Antonio Suetta, Vescovo, della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, e di una delegazione di seminaristi del seminario di Albenga, ha voluto trattare di questa grande figura di sacerdote che nel lontano 1957, su invito del Card. Siri, si recò negli Stati Uniti per conoscere il Serra, realtà laica del mondo cattolico che con la formula del club service si interessava delle vocazioni sacerdotali e religiose.

In apertura Mons. Noli parla dei suoi inizi, quando già a sei anni manifestava interesse verso il sacerdozio, della sua famiglia e del parroco di allora protagonisti del suo cammino. Ne parla in maniera colorita, da vecchio genovese, dove il dialetto assurge elegantemente a lingua di intima comunicazione: “quando alla mia prima comunione l’allora responsabile diocesano per le vocazioni disse speriamo che tra questi bambini ci sia qualcuno che diventi prete, ho pensato…..”mi sun de quelli…!” Quindi la sua ordinazione nel 1941, la guerra come cappellano, poi delegato per le vocazioni e del piccolo clero, superiore generale dei missionari urbani e rurali, professore al liceo artistico genovese, rettore del santuario di N.S. delle Grazie al Molo, canonico della cattedrale di S.Lorenzo e Cappellano di Sua Santità.

Ma il Serra è stato la missione più importante della sua vita. Questo piccolo nucleo iniziale fu proprio creato da lui e dalla lungimiranza del Cardinale che traeva spunto e guida dalle sollecitazioni del mondo laico per improntare una pastorale che usasse gli stessi linguaggi. Il movimento da Genova arriva in tutta Italia grazie all’azione impegnata e capillare di grandi figure di soci ed oggi svolge ruoli importanti nell’ambito dei services di cultura cattolica e vocazionale.

“Il serrano – dice Mons. Noli – non deve essere un amicone e nemmeno un sacrista, deve essere un amico discreto su cui il sacerdote può contare specialmente quando si sente solo ed in difficoltà”. L’intervista prosegue con ancora alcuni passaggi personali. “Mai avuto un pentimento nella mia lunga vita; se dovessi rinascere ritornerei a fare il prete; eppure non è mai stato tutto semplice, ma ho fatto sempre volentieri il prete: è una chiamata……è una spinta per la vita”. Tre sono state le parole chiave che hanno contraddistinto la sua figura: la fede: “…la vocazione l’ho avuta subito e se dovessi rinascere la seguirei ancora…..se il Signore me la dovesse dare..”; l’umiltà e l’entusiasmo che nella sua piccola persona hanno creato una comunicativa eccezionale nella tipicità genovese, rendendolo protagonista e leader in qualsiasi occasione.

Alla fine della proiezione nell’animo di tutti i presenti era concreta la convinzione di aver assistito ad un momento storico di testimonianza, fondamentale sia per la Chiesa che per il Serra in particolare. Un commosso grazie, spontaneo, ha concluso la serata.

Marco Crovara – Serra Club Sanremo 184