Si è conclusa ieri la Visita Pastorale del vescovo Antonio per la parrocchia di Sant’Agostino
Prima della benedizione finale il vescovo ha voluto, infine, esprimere al parroco don Daniele il suo affetto: “grazie dal cuore per l’accoglienza fraterna e paterna che mi ha riservato”
La Santa Messa delle ore 10 ha segnato per la parrocchia di Sant’Agostino la conclusione della visita pastorale del vescovo Antonio, che durante il corso della settimana passata ha avuto modo di incontrare i bambini del catechismo, la Caritas Parrocchiale, giovani e adulti di diversi movimenti e, in modo particolare, di visitare i malati nelle loro case.
Mons. Suetta ha iniziato l’omelia utilizzando l’immagine dei lavori in corso, che caratterizzano la parrocchia in questo periodo, mettendo in evidenza come, anche in mezzo alla confusione che inevitabilmente i lavori provocano, la comunità parrocchiale si rende utile e fa tutto il possibile per non subire i disagi materiali.
“Ho più volte ripensato che l’immagine dei lavori in corso – afferma il vescovo – sia una bellissima immagine per raccontare la vita della chiesa. La parola di Dio ci dice, infatti, che noi cristiani siamo delle pietre vive, che veniamo impiegati per costruire ed edificare la dimora di Dio in mezzo agli uomini. Dio Padre inoltre ha messo una pietra fondamentale, Gesù Cristo, su cui tutto il resto viene costruito e, tra i discepoli, ha scelto Simone, che ha chiamato Pietro per dire che avrebbe avuto il compito con la sua fede e con la sua fedeltà a Gesù di costituire la pietra basilare della Chiesa, che sarebbe stata edificata sopra. Oggi, vi dico con gioia, che questa vitalità della Chiesa che cresce per la parola del Signore in questa settimana l’ho riscontrata, e soprattutto ho avuto la gioia, di condividerla con voi e concludo dicendovi la mia stima e il mio affetto, la mia gratitudine per avermi accolto e avermi reso una bella testimonianza di fede che mi incoraggia nel mio servizio e che voglio rendervi incoraggiandovi nella fedeltà e nell’Amore di Dio.”
Durante l’offertorio la comunità parrocchiale ha voluto esprimere al pastore la propria stima e riconoscenza omaggiandolo di un piccolo quadro in ricordo della visita e della settimana trascorsa insieme al fine di mantenere un legame che superi la distanza, cercando di vivere nei suoi insegnamenti e assicurandogli il ricordo nella preghiera.
Prima della benedizione finale il vescovo ha voluto, infine, esprimere al parroco don Daniele il suo affetto: “grazie dal cuore per l’accoglienza fraterna e paterna che mi ha riservato. Di lui mi ha colpito, tra le tante cose, una che penso conosciate bene anche voi che quando parla della chiesa e della sua missione di tanto in tanto si commuove contagiando chi ha davanti e questo credo dipenda dal cuore e mi faceva venire in mente quello che san paolo scriveva ai Tessalonicesi: <Cosí, nel grande affetto che nutrivamo per voi, eravamo contenti di comunicarvi non solo l’evangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci eravate divenuti cari.> E vi dico che siete fortunati ad avere un parroco che vi vuole bene e vi accompagna sempre nel nome del Signore con generosità e impegno.