Visita Pastorale |
Ventimiglia
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PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia

5 gennaio 2015 | 11:04
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PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia
PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia
PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia
PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia
PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia
PRIMA VISITA PASTORALE DEL VESCOVO ANTONIO. L’apertura nel Vicariato di Ventimiglia

La liturgia è stata animata da un coro “interparrocchiale”, primo segno e frutto di collaborazione tra le diverse realtà del Vicariato. Domani martedì 6 il vescovo farà visita alla Cattedrale

Ieri, domenica 4 gennaio, alle ore 16 nella Chiesa Cattedrale di Ventimiglia con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo e concelebrata dai sacerdoti del vicariato, ha avuto inizio la Prima Visita Pastorale di Mons. Suetta alla Diocesi di Ventimiglia – San Remo.

L’apertura della Visita ha coinvolto il Vicariato di Ventimiglia, che nei prossimi mesi accoglierà il Pastore della Diocesi nella varie Parrocchie, ma di fatto ha rappresentato un inizio per l’intera Diocesi.

Il 6 gennaio la Visita incomincerà proprio dalla Parrocchia della Cattedrale.

Nell’omelia il Vescovo ha per prima cosa sottolineato due contesti: il tempo natalizio, tempo della “visita del Signore al suo popolo”; e la Chiesa Cattedrale testimone e custode della fede della Chiesa di Ventimiglia – San Remo per tutte le generazioni cristiane che si sono succedute fino a noi.

Successivamente, commentando il Vangelo del giorno, ha evidenziato come l’annuncio “in principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio” (Gv 1,1), riveli all’uomo che la vita non scorre nel disordine, nel caos o nel non senso, ma come sia invece illuminata dalla luce del Verbo incarnato e corrisponda ad un disegno amoroso di Dio; ha poi accostato questo tipo approccio alla vita allo stile che dovrà avere la Visita pastorale: una lettura appassionata del cammino delle varie comunità cristiane alla ricerca dei doni di Dio e delle manifestazioni del suo amore.

Concludendo ha detto che cosa si attende dalla visita: anzitutto una vera occasione di incontro tra il gregge e il suo pastore, incontro illuminato anche dall’immagine dello sposo con la sposa; ha richiamato a tal proposito il modo di dire dialettale “i se parlan” (si parlano) per indicare quando due persone sono fidanzate e, parlandosi, imparano a conoscersi e a mettere in comunione la loro vita. Riportando una battuta scherzosa di un amico, ha detto che non è ancora finita “la luna di miele” con la Diocesi e che spera non finisca mai: “se dovesse finire – ha affermato – non sarebbe colpa vostra, ma piuttosto il segno che sui miei occhi e soprattutto sul mio cuore sarebbe caduto come un velo impedendomi di cogliere la bellezza e la ricchezza di questa Chiesa”.

Si attende poi un rinnovato slancio missionario, una “Chiesa in uscita” come dice Papa Francesco; si attende che le Parrocchie si impegnino ad essere, secondo l’etimologia stessa del loro nome, “la Chiesa presso le case degli uomini”. Questo deve accadere con la testimonianza della Parola e della vita, con la franchezza della speranza cristiana e con la capacità di condivisione.
All’offertorio insieme ai doni per l’Eucaristia, sono stati portati un grembiule e delle lampade.

Conclusa la celebrazione della Santa Messa ad ogni rappresentante delle Parrocchie è stata consegnata una lampada accesa come simbolo dell’attesa e della preparazione della Visita del Vescovo; al Vescovo è stato fatto indossare il grembiule, segno del servizio alla Chiesa particolare di Ventimiglia – San Remo.

La liturgia è stata animata da un coro “interparrocchiale”, primo segno e frutto di collaborazione tra le diverse realtà del Vicariato.