L’annuncio della festa di Pasqua e l’omelia del Vescovo in occasione della Solennità dell’Epifania
Durante la celebrazione Mons. Alvise Lanteri ha annunziato le feste mobili dell’anno nell’Annuncio di Pasqua
L’Epifania, ossia la manifestazione del Signore, ha da sempre un significato fondamentale per ogni cristiano, poiché ricorda, nella celebrazione, l’incontro tra l’amore infinito di Dio e l’uomo in ricerca. Infatti, dopo essere nato in mezzo ai pastori, simbolo di semplicità, con l’epifania ai magi, Gesù si presenta come il Salvatore di tutti e di ciascuno, senza distinzione di razza o lingua.
Egli viene adorato con oro (come si usa fare ad un Re), con incenso (come si usa fare ad un Dio) e mirra (come si usa ad un uomo) dai magi, che mostrano fin da subito l’infito Amore di Dio, il Cristo Re che, per la salvezza, si è fatto uomo e invitano ciascuno ad adorarLo e lodarLo per il Suo infinito Amore e ad essere testimoni della Sua venuta e Suoi collaboratori nell’evangelizzazione.
Durante la celebrazione Mons. Alvise Lanteri ha annunziato le feste mobili dell’anno nell’Annuncio di Pasqua:
Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata
e sempre si manifesterà in mezzo a noi fino al suo ritorno.
Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo e viviamo i misteri della salvezza.
Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del Signore crocifisso,
sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 5 aprile 2015.
In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa
rende presente questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte.
Dalla Pasqua scaturiscono tutti i giorni santi:
Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 18 febbraio 2015.
L’Ascensione del Signore, il 17 maggio 2015.
La Pentecoste, il 24 maggio 2015.
La prima domenica di Avvento, il 29 novembre 2015.
Anche nelle feste della santa Madre di Dio, degli Apostoli,
dei Santi e nella commemorazione dei fedeli defunti,
la Chiesa pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia,
lode perenne nei secoli dei secoli. Amen.
Il video integrale dell’omelia del Vescovo: