DIANO MARINA HA DIMENTICATO GIORGIO LANGELLA, l’appello della moglie del caporale deceduto

7 gennaio 2015 | 11:18
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DIANO MARINA HA DIMENTICATO GIORGIO LANGELLA, l’appello della moglie del caporale deceduto

Il mio Giorgio è caduto durante una Missione Internazionale di Pace il 26 settembre 2006. Da allora sono passati 8 anni e, ahimé, devo constatare che il Comune di Diano Marina non ha mai trovato il tempo per dedicare una via, piazza, largo, corso…

Egregio Direttore, vengo a lei con questa mia per dirle che in questi giorni sono stata a Diano Marina, comune natale del mio defunto marito Caporal Maggiore Capo Scelto degli Alpini Giorgio Langella.

Il mio Giorgio è caduto durante una Missione Internazionale di Pace il 26 settembre 2006. Da allora sono passati 8 anni e, ahimé, devo constatare che il Comune di Diano Marina non ha mai trovato il tempo per dedicare una via, piazza, largo, corso, sala, … all’unico Caduto della sua cittadina.

Mesi fa, proprio a Diano, è stato inaugurato un monumento dedicato a "tutti i Caduti delle Missioni Internazionali".  Era difficile intitolarlo a Giorgio Langella e a "tutti i Caduti delle Missioni Internazionali"? Questa domanda, prima di porla a lei e ai suoi lettori, l’ho posta nel giorno dell’inaugurazione al Sindaco di Diano Marina, On.le Giacomo Chiappori, e al Prefetto di Imperia.

La risposta che ho avuto dal primo cittadino è stata questa: "Signora, a me non piacciono le cose personalizzate". Ma cosa c’è di male ad intitolare qualcosa ad un cittadino illustre? Non fanno così tutte le città italiane? Ad oggi l’unica città che ha qualcosa che ricordi il mio Giorgio è Roma. All’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, infatti, esiste una "Macchina Salvavita per la rigenerazione delle Cellule Staminali" che ho interamente finanziato a nome di mio marito nel 2007. Lo Stato e le Amministrazioni Locali hanno completamente ignorato e dimenticato il mio Giorgio!

Egregio Direttore, prima di salutarla voglio ancora dirle che il giorno 19 dicembre, prima di prendere il treno per tornare a Roma – città ove risiedo – mi sono fatta un giro per Diano Marina e ho fermato alcuni taxisti e alcuni passanti di età compresa fra i 40 e i 60 anni per chiedergli: "Scusi, lei è di Diano? E’ nato qua? Si ricorda di Giorgio Langella? Sa chi è?". Le risposte mi hanno avvilita visto che il 50% degli "intervistati" non ha la più pallida idea di chi sia il Caduto per la Pace Giorgio Langella.

"Come mai ad ogni livello e ad ogni grado istituzionale si parla di "memoria storica" e "necessità di ricordare" ma tutto questo non vale mai quando si tratta del mio defunto marito?". Nella speranza di ricevere qualche delucidazione in merito la saluto cordialmente e la ringrazio per lo spazio che ha voluto dedicare a questa mia lettera.

In fede.

Franca Fabbiano vedova Langella