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Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti

8 gennaio 2015 | 19:17
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Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti
Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti
Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti
Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti
Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti
Andrea Grillo: relatore del mensile incontro di formazione dei sacerdoti

i sacerdoti presenti hanno potuto ascoltare la conferenza di Andrea Grillo, teologo, filosofo e liturgista, sul tema: “Il sacerdote e l’ars celebrandi. Presiedere a 50 anni da Sacrosantum Concilium”. Il prossimo appuntamento è fissato per il 12 febbraio.

Si è svolto questa mattina in seminario il mensile incontro per la formazione del clero.

Come di consueto l’appuntamento è stato fissato per le 9.15 con l’Adorazione al Santissimo Sacramento e la recita dell’Ora Media. Durante questo primo momento il vescovo si è rivolto ai confratelli presenti con una breve meditazione.

"Mentre noi – ha iniziato il presule – viviamo questo momento di preghiera nella forma di adorazione davanti al Santissimo Sacramento, ancora nel contesto liturgico del tempo di Natale, andiamo con il nostro pensiero e con la nostra attitudine spirituale davanti al presepio di Gesù imitando quell’atteggiamento fondamentale e decisivo che è stato sia dei pastori, sia dei Santi Magi. Il vangelo sintetizza il loro atteggiamento, il loro punto di arrivo, nella frase <prostratisi lo adorarono>. I salmi che abbiamo appena pregato ci parlano di un altro tipo di prostrazione, quella che produce nella nostra vita la sofferenza, la fatica , le difficoltà e la prostrazione appunto che talvolta può produrre anche l’esperienza del peccato, della nostra infedeltà, del nostro smarrimento o della nostra lontananza da Dio. La prima prostrazione, invece, quella che esprime la fede, il riconoscimento della presenza di Dio come salvezza della nostra vita, è il superamento della prostrazione del peccato e delle sue conseguenze che sono la sofferenza e la morte. Vorrei anche accostare, a questa, la prostrazione che abbiamo vissuto noi nel momento della nostra ordinazione: un gesto espressivo, molto significativo, che la liturgia fa compiere a coloro che sono candidati all’Ordine Sacro, un gesto assolutamente espressivo e sintetico di tutto quello che è il cammino di discernimento e preparazione che conduce all’ordinazione cioè la consapevolezza che siamo chiamati da Dio e non per meriti, qualità o competenze particolari ma soltanto per un suo disegno di amore, che risulta assolutamente misterioso. Questa comprensione, questo discernimento, si avvera concretamente nella nostra vita affidandoci e consegnandoci completamente alla Chiesa e diventa anche paradigmatico per il futuro, infatti, il ministero sacro non può essere esercitato se non in questa costante fedeltà, in questo costante abbandono e consegna alla volontà di Dio, che è tipicamente cristologico. Io faccio sempre quello che piace al Padre, non sono venuto per fare la mia volontà ma quella del Padre che mi ha guidato. Un atteggiamento di questo tipo ci fa sperimentare la gioia della salvezza e, per quanto riguarda il nostro ministero, ci fa collaudare la fiducia nel compiere una missione che non viene da noi ma viene da Dio."

Concluso il momento di adorazione i sacerdoti presenti hanno potuto ascoltare la conferenza di Andrea Grillo, teologo, filosofo e liturgista, sul tema: "Il sacerdote e l’ars celebrandi. Presiedere a 50 anni da Sacrosantum Concilium". Il relatore ha affrontato 7 diversi punti: il percorso complessivo dell’aggiornamento: dall’ars celebrandi alla actuosa participatio; la rilettura di questi 50 anni in prospettiva "presidenziale" (ossai presbiterale/episcopale più che sacerdotale); la participatio actuosa e la "communitas sacerdotalis"; un modello di "partecipazione" e di "celebrazione" centrata sulla "competenza sacerdotale" circa il culto liturgico; il senso dell’atto rituale nella vita di fede; dalla partecipazione all’ars celebrandi nella competenza verbale e non verbale; Tria exempla (i riti di comunione dell’eucaristia, gli itinerari penitenziali nella penitenza e la benedizione nel matrimonio).

La giornata si è conclusa, come al solito, con la condivisione del pranzo e un momento di fraternità.

Il prossimo appuntamento, per i sacerdoti, è fissato per giovedì 12 febbraio sempre con Andrea Grillo.