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Si è svolto ieri sera il secondo appuntamento con PerCorso, relatore della serata Andrea Sarubbi

5 dicembre 2014 | 14:00
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Si è svolto ieri sera il secondo appuntamento con PerCorso, relatore della serata Andrea Sarubbi
Si è svolto ieri sera il secondo appuntamento con PerCorso, relatore della serata Andrea Sarubbi
Si è svolto ieri sera il secondo appuntamento con PerCorso, relatore della serata Andrea Sarubbi
Si è svolto ieri sera il secondo appuntamento con PerCorso, relatore della serata Andrea Sarubbi

Relatore del prossimo incontro, sabato 23 gennaio 2015, sarà Domenico Coviello sul tema “La vita non è una questione confessionale. Dalla nascita di una nuova cellula alla persona”

L’attività politica in Parlamento di Andrea Sarubbi nasce, dopo un percorso di avvicinamento basato sulla formazione ricevuta negli anni del liceo classico frequentato presso i padri gesuiti, e si concentra soprattutto sul sostegno agli emarginati, agli immigrati, ai poveri e alla cooperazione internazionale nel rispetto dei diritti umani.

Sul Vangelo del Buon Samaritano (Lc 25, 30-37) ha fondato la sua decisione di essere attivo per cambiare il nostro Paese, essendo stanco di raccontare la parabola senza sentirsene protagonista.
Sarubbi ha scelto di vivere attivamente seguendo l’insegnamento evangelico <Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.> (Mt 5, 13) che, spiega evidenziando come il cristiano debba agire in mezzo agli altri ma senza perdere sapore, ossia senza omologarsi, ma arricchendo la società con la propria individualità.

Il relatore continua il suo discorso mostrando come sia semplice, quando si ha il comando, cedere alle tentazioni del potere e quanto l’essere cristiano rappresenti il valore che fa la differenza, perché chi crede in Dio sa che la roccia su cui è costruita la sua casa è il Padre e il suo servizio è per il bene del prossimo e non per una ricchezza personale.

In quest’ottica, dichiara sempre l’oratore, si comprende la scelta di dedicare ai governanti, a prescindere dal partito politico, una preghiera dei fedeli della messa domenicale affinché la loro azione sia guidata dallo Spirito Santo.

Molto sinceramente, Sarubbi ammette che la politica oggi è principalmente mediatica e che lui stesso è stato chiamato perché, in quel momento, era un volto televisivo e un simbolo.
Il vescovo, a fine serata, ricorda come il politico non debba impegnarsi a difendere la propria cristianità quanto più ad essere testimone nelle azioni.

Relatore del prossimo, sabato 23 gennaio 2015, incontro sarà Domenico Coviello sul tema "La vita non è una questione confessionale. Dalla nascita di una nuova cellula alla persona".