Lectio Divina |
Sanremo
/

Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera

5 dicembre 2014 | 22:55
Share0
Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera
Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera
Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera
Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera
Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera
Seconda Lectio Divina guidata dal vescovo Antonio: in cammino con Mosè, uomo di fede e di preghiera

L’appuntamento per la terza serata in cammino con i personaggi della Bibbia è fissato per venerdì 9 gennaio 2015

Dopo il primo incontro sulla figura di Giacobbe, questa sera il vescovo Antonio ha guidato il secondo appuntamento della Lectio Divina in cammino con i personaggi della Bibbia analizzando la personalità di Mosè, uomo di fede e di preghiera, introdotta dalle parole del diacono Stefano, primo martire, negli atti degli apostoli (7, 20-38).

Durante l’omelia Mons. Suetta ha presentato Mosè come un grande profeta e condottiero del tempo dell’Esodo, un grande sacerdote che ha svolto la sua funzione di mediatore tra Dio e Israele facendosi portatore, presso il popolo, delle parole e dei comandi divini, conducendolo verso la libertà della Terra Promessa e insegnandogli a vivere nell’obbedienza e nella fiducia durante la lunga permanenza nel deserto, e facendosi intercessore, presso Dio, a nome del popolo.

Nel corso della serata, tutta vocazionale, che ha visto ammessi tra i candidati all’Ordine Sacro tre seminaristi: Nuccio, Antonio e Thomas, i fedeli si sono lasciati guidare da Mosè nella preghiera, tratta dall’Esodo, in preparazione all’Ordinazione presbiterale di don Claudio, che si svolgerà domenica 7 dicembre a Taggia, per riflettere sui passaggi della vita nella prospettiva di vivere anche loro un esodo di conversione, di appartenenza e di risposta al Signore.

Il vescovo Antonio, nella sua riflessione, ha indirizzato l’attenzione su due simboli particolari: il riposo e il fuoco. Il riposo, trattato diffusamente nella lettera pastorale, costituisce la meta verso la quale Dio guida il popolo per mezzo di Mosè mentre il fuoco attraversa la vita dell’uomo come slancio verso il bene, la felicità e la realizzazione di sé.
Un fuoco che l’uomo scopre e impara ad accogliere piano piano: dapprima sembra che il ceppo fatichi ad accendersi, poi si avvia ma qualcosa sembra non funzionare perché c’è fumo e qualche scoppiettio, poi finalmente si intravede la fiamma ma il vero traguardo si ottiene solo quando si vede la brace e la legna diventa essa stessa fuoco.

In ogni fase dell’esistenza di Mosè è possibile rintracciare i passaggi decisivi della vita e della fede di ognuno e decifrare, in quest’ottica, la propria esistenza davanti a Dio. In questo senso Mosè siamo noi, tutti e ciascuno, chiamati a camminare alla presenza del Signore in ogni età senza lasciarci influenzare dai modelli proposti dalla mentalità dominante, che crea una sorta di assuefazione all’appiattimento e produce, con rassegnazione, un retrogusto d’infelicità.

L’appuntamento per la terza serata in cammino con i personaggi della Bibbia è fissato per venerdì 9 gennaio 2015.