Monaco della Comunità di Bose – in occasione dell’incontro del clero – ha fatto visita alla diocesi
Alla presenza del Vescovo e di numerosi sacerdoti fratello Goffredo Boselli, ha trattato il tema: “L’intelligenza spirituale della liturgia”
Dopo il priore Enzo Bianchi, un altro Monaco della Comunità di Bose – in occasione del’ incontro mensile del clero – ha fatto visita alla nostra Diocesi.
Alla presenza del Vescovo e di numerosi sacerdoti fratello Goffredo Boselli, ha trattato il tema: "L’intelligenza spirituale della liturgia". Rivolgendosi ai presbiteri, partendo dal brano evangelico dei due discepoli di Emmaus (Luca 24), ha cercato di mettere in luce come la liturgia sia luogo della evangelizzazione nella realtà odierna.
Di fronte ad un mondo secolarizzato, ed ad una fede debole, il sacerdote è chiamato a narrare l’incontro personale col Risorto. Incontro che avviene nell’ascolto della Parola e nello spezzare il pane. La liturgia infatti deve essere il momento privilegiato nel quale il Signore, attraverso i suoi servi, fa presente ad ogni uomo la misericordia di Dio. È questo deve avvenire attraverso la capacità di ascolto, di accoglienza e di condivisione del vissuto di tutti coloro che, anche in modo inconsapevole, cercano una risposta alle domande di una vita complessa e spesso difficilissima.
Una vita che è cammino (Esodo personale e comunitario) nel quale ci accompagna una Presenza che, nell’ascolto della Parola, ci insegna il desiderio di Dio di farsi "dimora" ospitale per l’umanità ferita del nostro tempo. L’evangelizzazione deve rifuggire ogni forma di verbalismo ed imparare invece a farsi prossimità.
di Marco De Francesco