Marco Scajola: “il Governo parla di retromarcia: aspettiamo atti concreti per poterci fidare”

Continua l’esponente di Forza Italia: “chiedo al Presidente Burlando ed ai Parlamentari liguri che si sia un’azione decisa per avere la certezza che i cittadini interessati non siano colpiti da un ulteriore tassazione ingiusta ed iniqua”.
“L’introduzione dell’Imu su terreni agricoli avrebbe rappresentato un ennesimo colpo ad un settore già in forte difficoltà” afferma il consigliere regionale di Forza Italia Marco Scajola. “L’agricoltura e le tante imprese artigiane liguri rappresentano una risorsa economica di straordinaria rilevanza per l’interno indotto della nostra regione”.
Continua l’esponente di Forza Italia: “chiedo al Presidente Burlando ed ai Parlamentari liguri che si sia un’azione decisa per avere la certezza che i cittadini interessati non siano colpiti da un ulteriore tassazione ingiusta ed iniqua”.
“La situazione è drammatica. Ci sono Sindaci – dice il consigliere regionale di Forza Italia- che ho personalmente sentito ed incontrato e che minacciano di restituire la propria fascia al Prefetto perché in queste condizioni non è più possibile amministrare nell’interesse dei cittadini. Molti piccoli proprietari che curano, proteggono e mantengono vive zone verdi e agricole affrontando enormi difficoltà di ogni genere si trovano in alcuni casi a dover pagare cifre esorbitanti che assolutamente non si possono permettere di dare allo Stato”.
“Il nostro Paese non può vivere di iniziative finalizzate a tartassare con tasse abnormi ed ingiustificate coloro i quali cercando di sopravvivere reggono in piedi il nostro territorio migliorando l’ambiente e cercando di rilanciare l’economica agricola che ad esempio è sempre stata molto forte nel Ponente ligure. Il Governo e la Sinistra non possono continuare a fare proclami dove annunciano interventi per salvare il Paese ma poi di fatto perseguono iniziative che mettono in ginocchio i cittadini. Ne sono un esempio la tassa Imu sopraccitata ed anche la volontà di licenziare il 50% dei lavoratori delle Province creando ulteriore disoccupazione ed alimentando un disagio sociale che in Italia è tra i più alti de’Europa”, conclude Marco Scajola.