Il Punto di Don Simonetti |
Sanremo
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L’uomo non deve essere solo atleta ma corridore di Dio

26 dicembre 2014 | 09:56
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L’uomo non deve essere solo atleta ma corridore di Dio

A conclusione di un anno che se ne va, è doveroso fermarsi un momento per una riflessione sull’andamento della nostra esistenza al fine di scongiurare il pericolo di correre invano

Talvolta capita di servirsi di immagini mutuate dal mondo dello sport per rendere più comprensibile la comunicazione dei propri pensieri.

Lo stesso S. Paolo vi ha fatto ricorso quando, rappresentando l’uomo come l’atleta impegnato nella sua attività, esorta i cristiani di Corinto con questa ammonizione: “Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l’aria”. (I Cor. 9,24-26).

Uscendo dalla metafora è un invito a tenere ben presente la meta e a seguire una seria disciplina per non fallire l’obiettivo. A conclusione di un anno che se ne va, è doveroso fermarsi un momento per una riflessione sull’andamento della nostra esistenza al fine di scongiurare il pericolo di correre invano. E’ questo l’atteggiamento di persona saggia, che non vuole vivere superficialmente suggestionata da emotività e da istinti, ma consapevolmente sotto la guida di ragione e volontà.

Lo spazio temporale di un anno è più che sufficiente per una verifica puntuale, in quanto consente anche di constatare le conseguenze e i risultati delle scelte operate e, all’inizio di un nuovo tratto di corsa, è più facile provvedere agli opportuni aggiustamenti di rotta. In questo senso va accolto il detto “anno nuovo, vita nuova!”.

Per questo è necessario liberarsi dall’abitudine che genera pigrizia e giustifica comunque comportamenti a prescindere dalla loro qualità morale. In Gesù, nato per noi, ogni uomo entra nella novità di vita e: “… divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt. 13,52).

Auguro a tutti un felice anno ricco di soddisfazioni per il bene compiuto nel nome del Signore.

DON GIACOMO SIMONETTI