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Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale

27 dicembre 2014 | 14:56
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Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale
Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale
Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale
Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale
Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale
Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale

Nelle foto il presepe realizzato con le statuine costruite dai bambini del catechismo con materiale di riciclo: bottigliette, tappi, ritagli di stoffa, lana stecchini e quant’altro

Le comunità di Cipressa, Costarainera e Lingueglietta si sono riunite per celebrare il Natale del Signore nella Chiesa Parrocchiale di Cipressa.

Alle ore 22,00 ha avuto inizio la Veglia con la proiezione di un filmato, ideato e preparato dalla catechista Elida, con alcune riflessioni di Don Tonino bello. La stessa si è conclusa con "Gli auguri scomodi" recitati dalla voce stessa del compianto Vescovo e con un canto dei bambini.

E’ seguita la solenne celebrazione Eucaristica, non solo per far memoria della nascita del Salvatore, ma per rendere vivo ed essere accolto in ogni cuore come Luce e Principe della pace.

Le comunità si sono sciolte dopo un fraterno scambio di auguri con un brindisi in piazza.

Il parroco, don Pierino, ha ringraziato quanti hanno preparato la solennità e condiviso la gioia per la nascita del Salvatore in mezzo
a noi.

Nelle foto il presepe realizzato con le statuine costruite dai bambini del catechismo con materiale di riciclo: bottigliette, tappi, ritagli di stoffa, lana stecchini e quant’altro. I bambini sono stati gratificati dai complimenti dei fedeli che hanno apprezzato e ammirato l’originalità del lavoro svolto.

Il video realizzato da Pierluigi Balestra