Solenne cerimonia di consegna del Premio San Leonardo-Città di Imperia questa sera al Polo Imperiese

23 novembre 2014 | 18:43
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Solenne cerimonia di consegna del Premio San Leonardo-Città di Imperia questa sera al Polo Imperiese

La serata è iniziata con l’inno nazionale in versione speciale, sulla partitura autografa del maestro Novaro. Sono seguiti i saluti istituzionali del Presidente della Provincia Luigi Sappa, del Sindaco Carlo Capacci e del Presidente Giacomo Raineri.

Solenne cerimonia di consegna dei Premio San Leonardo-Città di Imperia, attribuito all’Arma dei Carabinieri in occasione del bicentenario della Fondazione e all’On. Manfredo Manfredi "in memoria", questa sera presso il Polo Universitario Imperiese. A presentare l’evento e scandirne i momenti, Angelo Giribaldi.

La serata è iniziata con l’inno nazionale in versione speciale, ossia nell’esecuzione fatta sulla partitura autografa del maestro Novaro. Sono seguiti i saluti istituzionali del Presidente della Provincia Luigi Sappa, del Sindaco Carlo Capacci e del Presidente del Circolo Parasio, Giacomo Raineri.

"Noto un parallelismo – ha detto Sappa – tra l’Arma e l’On. Manfredi, soprattutto guardando alla vita stessa di quest’ultimo. Manfredo era sempre vicino a tutti, ha rivestito importantissimi compiti istituzionali ma era soprattutto un uomo della sua gente, tanto da aver vissuto per la sua terra, perché la amava. Questo lo unisce a coloro che si spendono per il proprio territorio, come quotidianamente fa l’Arma dei Carabinieri. L’aspetto del servizio alla gente ed il rispetto ai valori guida della propria azione sono un comune denominatore tra i due".

Successivamente, il Sindaco Carlo Capacci ha iniziato il suo discorso porgendo un "ringraziamento a nome di tutta l’amministrazione per aver mantenuto questo premio e aver contribuito con esso a dare maggiore lustro alla nostra città". "Credo sia importante – ha proseguito – dare un riconoscimento a chi e’ nato ad Imperia e anche a chi opera sul territorio. Mi colpisce la simmetria e l’omogeneità contenutistica della scelta di soggetti premiati. I Carabinieri sono una presenza positiva e rassicurante per i cittadini, e lo stesso è stato l’On Manfredi, imprenditore prima e politico poi, che ha collaborato alla creazione dell’autostrada dei fiori e della statale 28 così come ad altre opere di primaria importanza e comunicazione tra i comuni dell’entroterra".

"Grazie alla presenza qualificata e numerosa – ha incalzato Giacomo Raineri – che vedo in questa sala e che onora questa nostra iniziativa, fornendoci stimoli per un impegno futuro sempre più pregnante. Non è casuale la scelta dei premiati, si tratta di due realtà che sono e devono essere un esempio per tutti noi, soprattutto in questo difficile momento storico. Manfredi era solito dire a chi si accingeva ad intraprendere l’incarico di amministratore pubblico,  di ‘non aspettarsi riconoscenza, sarà già tanto se si ricorderanno di voi’. Con questo premio noi vogliamo, invece, dimostrargli la nostra riconoscenza. Per quanto riguarda i Carabinieri mi sento di riconoscergli una preziosa presenza capillare sul territorio. Il Circolo Parasio ha sempre fatto della legalità e del rispetto linee guida per la sua esistenza e dunque naturale ci è apparsa la scelta dei Carabinieri. Nel rinnovare i ringraziamenti a nome del direttivo del Circolo Parasio, e degli amici che con noi collaborano, mi auguro che questa sia una serata che possa dare le giuste soddisfazioni a quelle realtà che giornalmente compiono il loro dovere nell’ombra, senza farsi troppa pubblicità".

Sono seguiti poi due momenti di ricordo e testimonianza con la proiezione di video appositamente montati, il primo a ricordo dell’On. Manfredi ed il secondo celebrativo della grandezza dell’Arma e della sua totale abnegazione al lavoro.

"Il primo grande impegno di mio padre – ha detto Gabriella Manfredi dopo aver ritirato il Premio San Leonardo – riguardava le strade, la statale 28 e non a caso ma poichè sosteneva che le strade fossero un sistema per riunire e promuovere i paesi. In seguito, crescendo gli impegni istituzionali, sono cresciute anche le possibilità di aiutare la propria terra. Mio padre cercava di aiutare sempre chi bussava alla sua porta, rapportando il bene del singolo al bene della comunità. Lui non si è mai scordato delle sue origini ed ha portato a Roma il suo amato territorio. Questa è la testimonianza materiale di mio padre, quella morale invece siete voi, ed in ciascuno di voi rivedo mio padre".

Sullo sfondo del palco erano posizionate due divise storiche dei Carabinieri, una nera rappresentante la piccola uniforme del capitano degli anni 80 dell’800, ed una verde militare, risalente al 1909 e destinata ai Carabinieri semplici a piedi. Quest’ultima rappresentava il primo esempio di mimetismo, uno degli stratagemmi in vista del conflitto mondiale.

"I Carabinieri non sono nati per affermare la statualita’ – ha voluto sottolineare il colonnello Luciano Zarbano dopo aver ritirato con grande orgoglio il Premio San Leonardo – ma per dare sicurezza ai cittadini, a 360, dalle calamità naturali alle esigenze di carattere personale. Il comandante di stazione era infatti un punto di riferimento per gli abitanti dei piccoli borghi".