Parasio, disco orario. Fossati: “l’Amministrazione chieda scusa e revochi le assurde disposizioni
“Istituire una zona disco al Parasio, dal 1.10 al 31.5, per la durata massima di 4 ore. La chicca, poi, e’ la zona disco di 15 minuti (dicesi quindici minuti!) in via Fossi, ossia una via secondaria, senza uscita, traversa di via Vianelli”.
Giuseppe Fossati interviene sulla questione disco orario in zona Parasio.
"A questo punto, la domanda sorge spontanea: lo fanno apposta a voler rompere le scatole ai cittadini o sono semplicemente dei totali incapaci? no, perché l’ultima trovata di questa Amministrazione di dilettanti allo sbaraglio ha veramente dell’incredibile, tanto da far pensare che non sia frutto di mera incapacità (peraltro ormai conclamata, dopo un anno e mezzo di amministrazione), ma di scientifica volontà di far imbestialire i cittadini e rendere loro la vita impossibile.
Istituire una zona disco al Parasio, dal 1.10 al 31.5, per la durata massima di 4 ore, infatti ha lo sgradevole sapore di una provocazione, di un intento persecutorio e vessatorio.
Come tutti sanno, le zone a disco sono funzionali a garantire una rotazione dei parcheggi, in aree a diffusa fruizione, essenzialmente in corrispondenza di zone commerciali o turistiche di libero accesso. Nessun amministratore con un minimo, dico un minimo, di raziocinio si sognerebbe mai di istituire una zona disco in un’area solo residenziale, per di più regolamentata a ztl riservata solo ai residenti o proprietari di immobili, come il Parasio. Se gli estranei al borgo non possono accedervi (visto che vige una ztl), se i clienti delle poche attività commerciali presenti non possono accedere in auto al borgo, se i turisti non possono salire in auto al Parasio, che senso ha costringere i residenti a spostare la macchina ogni quattro ore? Che senso ha, poi, fare tale scelta dal 1.10 al 31.5, ossia nel periodo invernale, quando le persone cessano di usare lo scooter ed utilizzano la macchina, quindi è fisiologica una certa rotazione nei parcheggi? Anche un bambino dell’asilo capisce che, a tutto voler concedere, andava fatta la scelta opposta: una zona disco d’estate, per evitare che quando le persone usano prevalentemente lo scooter si occupi per giorni o settimane lo stesso parcheggio.
La chicca, poi, e’ la zona disco di 15 minuti (dicesi quindici minuti!) in via Fossi, ossia una via secondaria, senza uscita, traversa di via Vianelli, dove non esiste un esercizio commerciale o un ufficio nel raggio di centinai di metri e che credo sia ignota al 99% degli imperiesi. Quale rotazione si vuole garantire, ogni 15 minuti? A favore di chi? Per chi (solo residenti, attenzione, siamo in una ztl) vuole farsi una foto con lo sfondo di Oneglia, oppure per chi (anche qui solo residenti) si vuole recare al Duomo per una confessione lampo, condizionata ovviamente a pochi peccati di cui chiedere perdono?
Siamo all’assurdo o, peggio, alla beffa.
Così come e’ assurdo che ad Imperia si faccia l’opposto di quello che bisognerebbe fare: prima si mettono i cartelli, poi si pubblicano le relative ordinanze. Si, perché il paradosso e’ che la relativa ordinanza del Comandante della Polizia Municipale (i cui contenuti sono quindi ancora ignoti) ancora ieri non entra stata pubblicata, ma i cartelli ci sono da tre giorni. Anche questa e’ una strategia per rompere le scatole ai cittadini e, con l’occasione, anche agli operanti della Polizia Municipale? Operanti ai quali va tutta la mia comprensione, che, a ragione, non sanno più che pesci prendere, ma, in compenso, si prendono incolpevolmente le comprensibili sfuriate dei cittadini imbestialiti.
Lunedì verrà discussa in consiglio comunale una mia question time in merito a quanto successo, confido che l’Amministrazione colga l’occasione per chiedere scusa, dare esaurienti giustificazioni e revocare queste assurde disposizioni. E’ vero, gli imperiesi hanno commesso, in buona fede, il grave errore di votare questa gente, ma credo che non meritino di essere amministrati con tanta arroganza ed incapacità. A tutto c’è un limite".
Giuseppe Fossati
Imperia Riparte