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Messaggio dal vescovo Antonio Suetta in occasione della Giornata Nazionale dei Sacerdoti (Sovvenire)

19 novembre 2014 | 10:51
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Messaggio dal vescovo Antonio Suetta in occasione della Giornata Nazionale dei Sacerdoti (Sovvenire)

È molto importante che ogni comunità parrocchiale avverta il valore di questa tematica e si impegni a raggiungere il maggior numero di persone per evidenziare l’opportunità e la responsabilità di ogni credente e praticante nei confronti del sostentamento

Carissimi Sacerdoti, Diaconi e Fedeli della Diocesi di Ventimiglia – San Remo,
la prossima domenica 23 novembre, Solennità di Cristo Re, si celebra in tutta la Chiesa italiana la Giornata Nazionale dedicata ai Sacerdoti. Il servizio della CEI “Sovvenire” ha predisposto locandine e pieghevoli per favorire la comprensione dei fedeli e agevolare l’opera di sensibilizzazione dei sacerdoti e dei laici cooperatori.

È molto importante che ogni comunità parrocchiale avverta il valore di questa tematica e si impegni a raggiungere il maggior numero di persone per evidenziare l’opportunità e la responsabilità di ogni credente e praticante nei confronti del sostentamento dei sacerdoti.

Il meccanismo della Chiesa italiana per il sostegno economico ai sacerdoti e a molteplici opere ecclesiali come il culto, la pastorale e la carità, è basato sui valori della partecipazione, responsabilità e trasparenza, che compaginano una varietà di coinvolgimenti dal singolo fedele alla comunità ecclesiale e civile.

È di grande impronta evangelica l’idea che sia la comunità a garantire il necessario sostentamento ai propri sacerdoti; senza dimenticare che la struttura del Sovvenire supporta anche molti ambiti della Chiesa a livello nazionale, diocesano e parrocchiale, come ad esempio il restauro e la manutenzione delle chiese e la realizzazione di nuovi edifici di culto e di strutture per il ministero pastorale.

Se è vero ed evidente che la singola comunità parrocchiale non possa farsi carico integralmente dei sacerdoti al suo servizio, è altrettanto vero e coinvolgente che le variegate forme di partecipazione al sistema del sovvenire possono e debbono rendere protagonista ogni realtà ecclesiale in tale impegno.

Fondamentalmente le forme di partecipazione sono tre:
– la firma per la destinazione dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica nella dichiarazione dei redditi;
– le offerte deducibili;
– il “bussolotto” nelle Chiese e nei luoghi dell’attività pastorale.

Invito i sacerdoti, specialmente i Parroci, a non trascurare la preparazione e l’animazione della Giornata, curando che, ad ogni celebrazione prefestiva e festiva, venga sufficientemente illustrato lo scopo e l’importanza della Giornata. È pure necessario che non manchi la divulgazione, con la collaborazione di laici volontari, del materiale di promozione e formazione.
È purtroppo incombente il pericolo che il sistema del Sostentamento del Clero venga considerato un automatismo con il rischio che vada a calare la percentuale dei contribuenti firmatari, diminuiscano le offerte deducibili e soprattutto si diluisca il senso di partecipazione e responsabilità dei fedeli.

Auspico che in ogni Chiesa sia presente il “bussolotto” e che la sua funzione di segno e di concreto richiamo sia adeguatamente evidenziata, anche periodicamente, ai fedeli. Non si tratta soltanto di raccolta, ma di “educazione”, anche in questo ambito, alla corresponsabilità ecclesiale. Per questo i Sacerdoti non devono avere il pudore di sollecitare la generosità dei fedeli anche per questo scopo.

Esorto i fedeli ad accogliere con gioia e vero spirito ecclesiale a contribuire alle necessità della Chiesa e dei Sacerdoti non soltanto firmando e donando, ma anche facendosi testimoni e promotori di tale impegno nei vari ambienti di famiglia, lavoro, impegno sociale e svago.
Non dimentichino i fedeli che, come ricorda lo slogan della prossima Giornata: “Insieme ai Sacerdoti. Insieme ai più deboli”, il sostegno economico alla Chiesa Cattolica non soltanto supporta i Sacerdoti nel loro servizio spirituale e caritativo nei confronti dei più poveri, ma che le risorse di tanto coinvolgimento alimentano opere di servizio e assistenza nei confronti di tanti più piccoli e sfortunati; dagli interventi per le grandi emergenze al finanziamento di un’infinità di progetti che una fittissima rete di realtà benefiche ed assistenziali porta avanti nel tessuto ecclesiale.

Ringrazio il Servizio di Sovvenire, nazionale e diocesano, perché aiuta tutti noi a sentirci, anche per questo aspetto materiale, membra vive e coinvolte nella splendida realtà della Chiesa, che tutti accoglie e a tutti appartiene.

Con vero affetto e di cuore benedico.
+ Antonio Suetta, Vescovo di Ventimiglia – San Remo