L’esperienza concreta vissuta da altri è un incoraggiamento a seguirne l’esempio, mettendo da parte qualsiasi forma di pessimismo e attivando un tenace impegno
"Per raggiungere la serenità interiore, è bene non trascurare quel che c’è di favorevole e di buono negli avvenimenti che ci capitano contro la nostra volontà, oscurando e bilanciando il peggio con il meglio”. Questa massima del filosofo e scrittore Plutarco è un invito ad affrontare i problemi quotidiani con i piedi ben piantati per terra, senza pessimismi e scoraggiamenti, sapendo valutare anche gli aspetti positivi che danno corda alla fiducia e forza all’impegno per migliorare le condizioni di vita dell’umanità.
La saggezza umana però è un pallido riflesso della sapienza divina, rivelata agli uomini dai profeti e soprattutto dal Signore Gesù e custodita nelle Sacre Scritture. Esse comunicano un messaggio che soddisfa il nostro bisogno di risposte, e la cui verità è anche attestata dalla documentazione dei provvidenziali interventi di un Dio che, amando le sue creature non le abbandona, soprattutto nei momenti difficili e critici della storia dei singoli e delle nazioni.
La forza che scaturisce da questo messaggio ha sostenuto e continua a sostenere i credenti impegnati al servizio della comunità umana, con risultati straordinari, nonostante i mezzi estremamente limitati e inadeguati. L’esperienza concreta vissuta da altri è un incoraggiamento a seguirne l’esempio, mettendo da parte qualsiasi forma di pessimismo e attivando un tenace impegno.
Solo così si aprono orizzonti di speranza e varchi di luce nel grigiore del nostro presente, bisognoso di uno scossone di entusiasmo. In più il credente ha una certezza (non è assolutamente un alibi irrazionale e infantile!), che giustifica ogni fatica e sacrificio: “Colui che fa sorgere ogni mattino il sole, colui che fa germogliare i semi e sostiene in vita tutto quanto ha creato, non potrà forse creare cose nuove? Il mondo spirituale è molto più vasto di quello visibile. Le meraviglie del Signore sono senza limiti, la sua creazione è incessante”, come afferma Madre Anna Maria Cànopi.
DON GIACOMO SIMONETTI