In cammino con Giacobbe: inizia l’appuntamento con la Lectio Divina guidata dal Vescovo Antonio
Tanti i presenti alla partenza del “Cammino con i personaggi della Bibbia”, l’appuntamento con la Lectio Divina fortemente desiderato dal Vescovo per l’intera comunità diocesana
Il Volto di Dio, termine ultimo di ogni umana attesa, vuole essere il punto di partenza di questo cammino per arrivare, nell’appuntamento conclusivo, a fissare lo sguardo su Gesù.
Il “percorso di avvicinamento” sarà guidato dai “volti” che Dio ha scelto per rivelarsi all’uomo nel cammino della storia della salvezza.
Dopo il saluto iniziale ed una preghiera introduttiva, attraverso la lettura del brano del Libro della Genesi (cap 31-32) e una meditazione del Vescovo è stata presentata la figura di Giacobbe, scelta per due ragioni: l’invito di Dio a “ritornare” e riconciliarsi con la propria storia e il Volto come simbolo dell’ “altro”, del fratello e della sorella.
In Giacobbe, infatti, è possibile incontrare uno dei momenti più alti della spiritualità della Bibbia, per arrivare a comprendere che Dio è “altro” da me, da ogni uomo; diverso ma, allo stesso tempo, vicino a ciascuno. Nella sua storia c’è quella di Israele e di tutta la Chiesa, con la costante tentazione di possedere Dio, di schierarlo dalla propria parte e piegarlo alla potenza umana mentre riconoscere che Dio è l’ “altro” significa accettare che egli è l’indicibile e l’inafferrabile, che si fa nostro prossimo per sua libera scelta.
L’uomo di oggi, attratto da una logica di possesso e immerso nei beni materiali, non ama il mistero ma non può vivere senza confrontarsi con ciò che non conosce.
Come spesso succede nella vita di ciascuno giunge anche per Giacobbe il momento della verità quando Dio gli chiede di ritornare nella sua terra e di fare i conti con il suo passato, fatto di imbrogli e frodi. L’episodio del rientro dimostra come la sola forza dell’uomo non possa e non debba bastare per vivere una vita autentica, perché ci sono momenti in cui tutte le furbizie e le alleanze vengono a mancare, come capita nella nascita o nella morte, che non sono controllabili dall’uomo. Questo è il passaggio decisivo che ognuno deve compiere, fidandosi non delle risorse umane, ma di Dio, per capire che solo attraverso il Suo Volto e il dono gratuito del Suo Amore è possibile comprendere il senso della propria esistenza. Dopo aver passato la vita a trionfare sugli altri grazie all’inganno, anche Giacobbe si sente finalmente vincitore solo quando riceve gratuitamente, senza sotterfugi, la benedizione di Dio.
La vera sostanza dell’esistenza, quindi, non è un “vivere per sé” ma “per l’altro”, accettando che il suo volto provochi e costringa a riconoscere una responsabilità nei suoi confronti e permetta di riscoprirsi vulnerabili nel realizzare di non essere soli, ma di aver bisogno degli altri.
Conclusa la meditazione, il silenzio e la preghiera hanno accompagnato questa occasione favorevole di ascolto della Parola di Dio.
Il Vescovo ha dato appuntamento al prossimo 5 dicembre per la seconda tappa del cammino con i personaggi della Bibbia preannunciando che verrà presentato il personaggio di Mosè e sarà un’occasione particolare per pregare per le vocazioni.
Quella sera stessa, infatti, tre seminaristi saranno ammessi tra i candidati all’Ordine Sacro e due giorni dopo, domenica 7 dicembre, alle 15.30 a Taggia Don Claudio Fasulo sarà ordinato sacerdote.