Il Punto di Don Simonetti |
Sanremo
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Il Signore non è l’ostacolo, ma il garante della libertà e dignità dell’uomo

7 novembre 2014 | 23:18
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Il Signore non è l’ostacolo, ma il garante della libertà e dignità dell’uomo

Ci vuole del coraggio a parlare di Dio, specialmente oggi, quando per il diffuso fenomeno della secolarizzazione e del secolarismo, l’uomo pretende tutti gli spazi ed emargina Dio, di cui vuole fare a meno

Quanto mai attuale è la considerazione di Dietrich Bonhoeffer: “Il Sì e l’Amen sono il terreno sicuro sul quale poggiamo. Perdiamo continuamente di vista in questo tempo sconvolto la ragione per la quale merita vivere. Ci è consentito vivere continuamente vicino a Dio e in sua presenza e allora non c’è più niente di impossibile per noi non essendoci niente di impossibile per Dio. Nessuna potenza terrena può toccarci senza il volere di Dio e la miseria e il pericolo ci portano più vicino a Dio”.

Ci vuole del coraggio parlare di Dio, specialmente oggi, quando per il diffuso fenomeno della secolarizzazione e del secolarismo, l’uomo pretende tutti gli spazi ed emargina Dio, di cui vuole fare a meno.

E’ un’operazione, (mi si consenta di ricordare la favola di Fedro della rana che volendo essere come il bue si gonfia fino a scoppiare) che snatura l’uomo, gli fa perdere la coscienza della propria identità e di conseguenza del senso della vita.

Per non voler riconoscere il Creatore, al quale corrispondere l’ossequio della ragione e delle scelte etiche, si va incontro al rischio di precludersi l’aiuto per superare il male e per trovare ragioni fondamentali per un’esistenza serena e riuscita.

Di fronte a questa situazione il credente non può accontentarsi di recriminare, deve piuttosto portare un contributo concreto con la testimonianza di fede e con le opere. Scrive John Ronald Reuel Tolkien: "Non tocca a noi dominare tutte le maree del mondo; il nostro compito è di fare il possibile per la salvezza degli anni nei quali viviamo, sradicando il male dai campi che conosciamo, al fine di lasciare a coloro che verranno dopo terra sana e pulita da coltivare".

Cioè, fuori metafora: non desistere dall’impegno di crescere in conformità alla Parola di Dio, che invita a conversione e ad essere testimoni credibili e coerenti al fine di riportare i nostri contemporanei a vedere nel Signore non l’ostacolo, ma il garante della libertà e dignità dell’uomo.

DON GIACOMO SIMONETTI