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AVVENTO DI FRATERNITÀ: DUE INIZIATIVE DELLA CARITAS DIOCESANA

25 novembre 2014 | 14:05
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AVVENTO DI FRATERNITÀ: DUE INIZIATIVE DELLA CARITAS DIOCESANA

Gli appuntamenti sono fissati per martedì 16 e domenica 21 dicembre. In allegato il volantino degli eventi

MARTEDI 16 DICEMBRE ACCOGLIAMO GESU’
La Croce di Lampedusa a Ventimiglia
La Croce, alta m. 2,80 larga m. 1,50 e dal peso di kg.60, è stata realizzata da un falegname di Lampedusa utilizzando il legno dei barconi provenienti dalla Libia e arenati sulle coste dell’isola; è stata poi benedetta da Papa Francesco il 9 aprile 2014 e, in quell’occasione, il Pontefice ha pronunciato le parole "Portatela ovunque", da cui l’idea di dare proprio questo nome al viaggio della Croce. Sta percorrendo diverse tappe lungo tutta l’Italia per portare, con la sua presenza, testimonianza e armonia tra le comunità, le città, le parrocchie, le fedi, le culture. (www.casadellospiritoedellearti.org).
Abbiamo ritenuto importante che il viaggio della Croce di Lampedusa passasse anche da Ventimiglia, città sulle sponde dello stesso mare attraversato da tanti migranti e richiedenti asilo in cerca di speranza e protezione; Ventimiglia città di confine, luogo di passaggio verso l’Europa.

ore 20.30 Marina di San Giuseppe
– arrivo della CROCE DI LAMPEDUSA sulla barca dei Sestrieri (in caso di maltempo la Croce sarà accolta in Cattedrale)
– commemorazione dei migranti e rifugiati morti nel mediterraneo, con la partecipazione della Comunità Religiosa Islamica (Co.Re.Is.) Italiana
– fiaccolata

ore 21.15 Cattedrale
INIZIO DELLA NOVENA DI NATALE
guidata da Mons. Antonio Suetta, con la presenza di Mons. Bernard Barsi – Arcivescovo di Monaco e di Mons. André Marceau – Vescovo di Nizza; animata dalla corale diocesana; conclusa con la testimonianza di un rifugiato accolto in Diocesi.

Secondo l’OIM (Organizzazione Internazionale delle Migrazioni) dal 2000 sono 40 mila i migranti morti lungo le rotte migratorie
terrestri e marittime verso l’Europa. Quasi 22 mila quelli deceduti nel Mar Mediterraneo. E migliaia sono le persone scomparse. I nuovi
"desaparecidos".

Perchè tante persone abbandonano le loro case ed i loro paesi rischiando la vita
– L’ultimo rapporto della FAO ricorda che sono 800 milioni le persone che soffrono la fame nel mondo.
– Sono troppe le aree di crisi, le dittature, le violazioni dei diritti umani, le guerre – dalle più vicine (Ukraina, Siria/Iraq, Libia) a quelle più lontane da noi (Mali, Rep. Centro Africana, Sud Sudan, Eritrea, Somalia,…) – e sono troppe le armi prodotte e vendute: nel 2013 sono stati spesi in armamenti 1.750 miliardi di dollari, i principali esportatori sono i membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU, l’Italia è all’ottavo posto (abbiamo vendute armi anche a Siria, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, implicati nel sostegno all’ISIS in Siria e Iraq).

L’Italia beneficia dalla presenza dei migranti
Le persone straniere residenti in Italia sono 5 milioni e contribuiscono al 12% del PIL (Dossier Caritas/Migrantes 2012)
Hanno versato 6,7 miliardi di euro di Irpef e 8,9 miliardi di contributi Inps. Lo Stato ha invece speso 12,4 miliardi per assicurare loro
sanità, scuola, centri di accoglienza, salvataggi in mare, costi della giustizia e detenzione.
Il saldo positivo è dunque di 3,2 miliardi di euro (Fondazione Moressa dati 2012).
Alcuni dei servizi in favore dei migranti in Diocesi:
– sportello immigrazione Caritas a Ventimiglia
– scuola informale di italiano per stranieri Migrapoint/ Caritas a Sanremo
– accoglienza da parte della Caritas di 13 rifugiati e richiedenti asilo a Sanremo
– ambulatorio dei Medici Cattolici a Sanremo


DOMENICA 21 DICEMBRE

Le persone che soffrono la fame sono ancora 800 milioni, erano 1 miliardo 24 anni fa (dati FAO).
Un terzo del cibo prodotto nel mondo viene sprecato, per un totale di 1,3 miliardi di tonnellate che sarebbero ampiamente sufficienti a sfamare la popolazione che soffre di fame cronica (dati Coldiretti).
Aderiamo all’invito di Papa Francesco per una mobilitazione internazionale per rimuovere le cause della fame e delle diseguaglianze "Per sconfiggere la fame non basta superare le carenze di chi è più sfortunato e assistere con aiuti o donativi coloro che vivono situazioni di emergenza. Bisogna piuttosto cambiare il paradigma delle politiche di aiuto e di sviluppo, modificare le regole internazionali in materia di produzione e commercio dei prodotti agricoli, garantendo ai Paesi in cui l’agricoltura rappresenta la base dell’economia e della sopravvivenza un’autodeterminazione del proprio mercato agricolo. (…) E’ arrivato il tempo di pensare e decidere partendo da ogni persona e comunità e non dall’andamento dei mercati. Per conseguenza, dovrebbe cambiare anche il modo di intendere il lavoro, gli obiettivi e l’attività economica, la produzione alimentare e la protezione dell’ambiente. (…) Occorre riconoscere sempre di più il ruolo della famigia rurale e sviluppare tutte le sue potenzialità. La famiglia dedita all’agricoltura è in grado di rispondere alla domanda di alimenti senza distruggere le risorse della creazione".
dal messaggio di Papa Francesco alla FAO 17.10.2014

Raccogliamo fondi per il sostegno alimentare alle persone convalescenti dal virus "Ebola" in Guinea Conakry “Abbiamo bisogni urgenti e vitali, la nostra è una corsa contro il tempo" testimonia un operatore di Caritas Guinea "Qui serve tutto: cloro e sapone per i kit sanitari, ma soprattutto riso, legumi e vari condimenti per aiutare la popolazione a nutrirsi correttamente. Nell’ultimo periodo si sono moltiplicati i problemi alimentari come conseguenza diretta della chiusura dei confini dei paesi vicini. Purtroppo se le gente mangia male si indebolisce ed è più vulnerabile al virus e reagisce meno bene alle cure. E’ fondamentale la cooperazione tra i vari partner locali e internazionali per sconfiggere ebola”. Tra i sopravvissuti c’è il dottor Paul Koulémou, 28 anni: "All’inizio l’epidemia ci ha colti impreparati e con pochi mezzi a disposizione. Ora per fortuna grazie all’aiuto di tutti stiamo fronteggiando in modo più consapevole l’emergenza sanitaria, anche se servono ancora molti aiuti materiali e umani. I miei colleghi sono stati bravi e io sono stato fortunato. Ora ho deciso di portare avanti la mia lotta e sono coinvolto nelle campagne di sensibilizzazione, cruciali per stroncare l’epidemia ancora prima del contagio”.

La Caritas Diocesana di Nzerekore, città a sud della Guinea Conakry, molto vicina al luogo di origine dell’epidemia, si occupa degli aspetti sanitari ed è in prima fila per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei pazienti guariti dal virus.
Servono aiuti alimentari: riso, olio, carne e pesce, ecc. e sostegno sociale per favorire la riaccettazione del paziente nel clan famigliare e ciò comporta diversi colloqui incontri con i membri della famiglia per far comprendere che la persona guarita non può più essere considerata pericolosa.
Cosa possiamo fare?
0,90 € per 1 kg di pane – 1 € per 1 Kg di riso – 1,30 € per 1 kg di zucchero – 2,50 € per 1 lt di olio

Cosa abbiamo realizzato insieme:
AVVENTO 2013: Sono stati raccolti € 9.897,00 destinati a Caritas Siria per i rifugiati e a P. Mauro Armanino in Mali
Come contribuire
bonifico a CARITAS DIOCESANA: Veneto Banca – IBAN: IT17 A 05035 22701 17257 0060555
oppure direttamente alla Caritas diocesana in via Pisacane, 2 – 18038 Sanremo
tel. 0184.505759 / fax 0184.996596
www.caritasventimigliasanremo.org

In allegato il volantino degli eventi