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Taggia – “Bilancio di previsione 2014”: la posizione della minoranza

31 ottobre 2014 | 09:46
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Taggia – “Bilancio di previsione 2014”: la posizione della minoranza

“Il piano triennale dei lavori pubblici appare piuttosto modesto. Certamente con esso il Comune non darà un impulso economico alla nostra città per i prossimi 3/5 anni”

"In effetti il bilancio di previsione del 2014 è stato approvato ben oltre la scadenza prevista dalla Legge, ed inevitabile è stato l’ennesimo richiamo da parte della Prefettura

Complessivamente le entrate del titolo I, ossia quelle tributarie, aumentano rispetto al 2013 di circa 680.000 Euro, quasi il 7% in più, somme prese dalle tasche dei contribuenti. “Merito” della T.A.S.I. che a Taggia si applica, oltre che alla prima casa, a tutti gli altri immobili, sia a quelli a destinazione residenziale e commerciale che a uffici, garage, magazzini ed immobili locati o dati in comodato gratuito a figli e parenti.

Insomma, con la TASI, ossia con le tasche dei cittadini, si è fatto quadrare il bilancio.

Il piano triennale dei lavori pubblici appare piuttosto modesto. Certamente con esso il Comune non darà un impulso economico alla nostra città per i prossimi 3/5 anni.

Trattasi di opere di mera manutenzione, ad eccezione del parcheggio nella buca delle palme che tuttavia discende da monetizzazioni deliberate dalla giunta del primo mandato a seguito della costruzione di una palazzina in via queirolo.
Non si possono certo annoverare tra le nuove opere pubbliche la manutenzione ordinaria delle strade, alle quali peraltro si destinano risorse irrisorie, o la costruzione, di fatto a spese dei privati, di qualche loculo in più.

Avevamo suggerito di chiedere il rimborso integrale dell’IVA che ammontava ad oltre 500.000 € per la realizzazione di un’opera pubblica come un piccolo palazzetto dello sport a misura per i ragazzi che frequentano le associazioni sportive del territorio.
L’amministrazione, pur attivandosi, dopo innumerevoli nostre sollecitazioni, alle pratiche di riscossione dell’IVA, ha preferito recuperare l’imposta “poco alla volta”, finanziando pertanto nel bilancio le spese correnti (manifestazioni e stipendi).

In estrema sintesi un bilancio che prevede una maggior tassazione per i cittadini che non trova tuttavia alcuna corresponsione né nella fornitura di adeguati servizi al cittadino né nella realizzazione di opere pubbliche."

Mauro Albanese     Massimo Alberghi  Piero Arieta    Lucio Cava   Mario Conio