Massa ai piccoli calciatori: “divertitevi, correte dietro al pallone e sudate sempre con il sorriso”

8 ottobre 2014 | 08:48
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Massa ai piccoli calciatori: “divertitevi, correte dietro al pallone e sudate sempre con il sorriso”

Euforia, stupore e ammirazione sono state le emozioni lette sui volti dei giovani calciatori imperiesi che ieri pomeriggio hanno incontrato il famoso arbitro di serie A, Davide Massa, presso la sala del Polivalente in Piazza Duomo a Porto Maurizio.

Euforia, stupore e ammirazione sono state le emozioni lette sui volti dei giovani calciatori imperiesi che ieri pomeriggio hanno incontrato il famoso arbitro di serie A, Davide Massa, presso la sala del Polivalente in Piazza Duomo a Porto Maurizio. Il tecnico ha risposto alle domande dei piccoli con coinvolgimento e pazienza. A chi gli chiedeva se avesse mai arbitrato il calciatore Pirlo l’arbitro ha risposto, sorridendo, di averlo fatto per ben due volte tra cui in Lazio-Juventus, orgoglio e soddisfazione negli occhi del pubblico quando ha Massa ha confessato di aver frequentato lo stadio Ciccione, quasi tutte le domeniche, insieme allo zio allenatore, quando era un bambino, sempre con la sciarpa dell’Imperia attorno al collo.

Massa ha poi spiegato ai ragazzi che tra le caratteristiche più importanti che deve possedere un arbitro di serie A deve esserci la gestione dell’errore poichè arbitrare significa prendersi delle responsabilità. L’arbitro sbaglia, sa quando accade, e se commette errori deve analizzarli e trovare il modo di non commetterli una seconda volta. E’ un lungo lavoro psicologico che bisogna fare.

Un giovane sportivo ha chiesto al tecnico se anche nei suoi sogni di bambino ci fosse quello di diventare un calciatore e come mai poi si fosse ritrovato arbitro. Massa ha serenamente risposto che non potendo coronare il sogno principe ha scelto di entrare nell’ambiente con il suo attuale ruolo e ad oggi ha confessato di essere molto più che  soddisfatto di quella scelta. Per chi inizia a fare l’arbitro a 15 anni il sogno è quello di arbitrare almeno una partita in serie A, quindi io ho avverato il mio sogno. Volendo potrei dire che una finale europea sarebbe un ulteriore stimolo per il futuro ma ad oggi mi ritengo davvero fortunato per quello che sto facendo.

A chi gli ha chiesto se l’uso della tecnologia a bordo campo potrebbe agevolargli il lavoro, Davide ha risposto che pur essendo un’eventuale manna dal cielo, per converso spegnerebbe il gioco del cacio. "L’emozione in questo sport – ha aggiungo – è un pallone che gonfia una rete seguito dalla gente che esulta in tribuna. Se in ogni goal ci fosse una verifica della regolarità dell’azione e gli spettatori dovessero aspettare un pollice in alto, da parte di un giudice in sedia, questo sport verrebbe svuotato di emozioni". Soffermandosi sulle continue vicende di violenza, verbale e fisica, in ambito calcistico, Massa ha ritenuto di dover precisare che "per gestire le situazioni difficili e di nervosismo, un arbitro deve avere personalità. Noi siamo i primi a cercare un dialogo logico con le controparti, ossia con persone che educatamente, due volte a partita ci vengono a chiedere una spiegazione. Il primo modo per gestire il nervosismo è dunque il parlare seguito poi dai cartellini, una valido metodo per farsi rispettare".

L’incontro di ieri, oltre al piacere di vedere in carne ed ossa un idolo sportivo, è stata un’occasione per trasmettere ai più piccini la passione per ciò che si fa, una costante che deve accompagnarli nella vita, e l’umiltà. "Vi ho parlato del calcio di alto livello – ha concluso Davide Massa nel suo saluto al pubblico di giovani sportivi – voi avete dai 7 ai 12 anni ed io vi invito a far si che l’impegno, il sacrificio, il lavoro unito al calcio siano un pensiero che vi attraversi la mente più avanti, quando avrete 16 anni. Per ora divertitevi, correte dietro al pallone e sudate ma sempre con il sorriso sulla bocca".